Lunedì 23 Dicembre 2024

Pronta la prima mappa globale dei virus

Fonte Ansa

MILANO. Completata la prima mappa globale dei virus che popolano la Terra. Frutto di una imponente operazione di sequenziamento, che ha permesso di identificare 125 mila genomi virali completi o parziali presenti in oltre 3 mila campioni prelevati in dieci habitat, aiuterà a scoprire nuovi virus ancora sconosciuti e le tecniche di hackeraggio che sfruttano per prendere il controllo delle cellule: in futuro potrebbero essere usate in laboratorio per mettere a punto nuove forme di vita sintetica utili per affrontare le nuove sfide energetiche e ambientali. Il risultato è pubblicato su Nature dai ricercatori del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (Doe). «Uno degli aspetti più importanti di questo studio è che non ci siamo concentrati solamente su un singolo habitat», spiega il coordinatore Nikos Kyrpides, del Doe Joint Genome Institute. «Al contrario - precisa - abbiamo esplorato il viroma globale ed esaminato il flusso dei virus attraverso gli ecosistemi. Abbiamo aumentato il numero di sequenze virali note di 50 volte, e il 99% delle famiglie di virus identificate risultano non essere strettamente correlate a nessun virus sequenziato finora. Questo ci offre un'enorme quantità di nuovi dati che dovranno essere studiati in dettaglio nei prossimi anni». Una prima analisi della distribuzione dei virus ha dimostrato che la maggior parte di loro ha sviluppato una specificità per un particolare tipo di habitat, mentre altri virus sono più 'cosmopoliti'. Un gruppo di virus, ad esempio, è stato ritrovato nel 95% dei campioni prelevati dalla zona crepuscolare degli oceani, una regione collocata tra i 200 e i mille metri di profondità dove la luce che penetra è insufficiente per permettere ai microrganismi di fare fotosintesi. Analizzando i dati raccolti, i ricercatori hanno scoperto anche i batteri che vengono infettati da oltre 10.000 virus, iniziando così a far luce sulla cosiddetta 'materia oscura microbica' che vive sul nostro Pianeta regolando la circolazione dei nutrienti e la fissazione del carbonio presente nell'anidride carbonica atmosferica.

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