LIVORNO. Errore di traduzione per Pokemon Go a Livorno dove il complesso residenziale ottocentesco 'Casini di Ardenza', è diventato per il videogioco mania di questa estate l’«historical brothel of Ardenza», ovvero lo 'storico bordello di Ardenza’.
A segnalare lo sbaglio alla Niantic Inc., titolare del gioco, il Comune di Livorno che se da un lato definisce «apprezzabile l'attenzione avuta» dalla società «che ha individuato anche nella nostra città luoghi d'interesse culturale e artistico», parla poi di «grossolano errore», di «traduzioni hard creative» o di «magia delle traduzioni automatiche alla Google».
«Niente in contrario ai luoghi di piacere - commenta, pur non trattenendo un divertito sorriso, l'assessore alla cultura e al turismo Francesco Belais - ma lì c'erano solo piccole case destinate ai forestieri. Nessun giudizio morale, ma di fatto questo edificio non è mai stato una casa di tolleranza».
I 'Casini d'Ardenza’, ricorda il Comune, furono costruiti in seguito al grande sviluppo turistico di Livorno, ed in particolare di Ardenza verso la metà dell'800, per ospitare i forestieri che veniva in vacanza in questo tratto di costa toscana divenuta un'ambita meta estiva. Si tratta di un complesso ad anfiteatro, progettato da Giuseppe Cappellini, denominato 'i Casini’ - termine che in architettura indica un piccolo edificio (vedi ad esempio il casino di caccia) -, composto di tredici palazzette in stile toscano che si estendono in curva davanti al mare.
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