ROMA. Il maxi fenomeno di sbiancamento dei coralli, che ha portata globale, sta colpendo pesantemente anche i 'reef' delle Maldive: il 60% dei coralli è sbiancato, con punte del 90% in alcuni siti. È quanto emerge da un'indagine internazionale guidata dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). «I risultati preliminari dello studio sono allarmanti», spiega Ameer Abdulla, ricercatore che guida lo studio, «con una mortalità iniziale dei coralli già osservata. Ci aspettiamo che questa aumenterà se i corali sbiancati non saranno in grado di recuperare». Le Maldive sono dimora di circa il 3% dei coralli del mondo e sono uno dei Paesi più vulnerabili alle conseguenze dei cambiamenti climatici dato che in media l'arcipelago è alto appena 1,5 metri rispetto al livello del mare. Lo sbiancamento si verifica quando per effetto delle acque più calde i coralli espellono un'alga fondamentale per il loro nutrimento (che dà loro colore) andando incontro alla morte se non hanno il tempo di recuperare naturalmente. Su questo fenomeno, affermano i ricercatori, pesano il riscaldamento globale ma anche le temperature della superficie dell'oceano più alte della media connesse al fenomeno climatico di El Nino. Siamo nel corso del terzo maxi evento globale di questo tipo, cominciato a metà 2014 nel Pacifico intorno alle Hawaii e poi con un nuovo picco nel 2015. Quest'anno sta continuando con ingenti danni in diverse barriere coralline, in primis quella australiana patrimonio Unesco.