Nella mitologia greca e romana Giove ha un velo di nubi intorno sé per nascondere la sua malizia. Sua moglie, la dea Giunone, però era in grado di scrutare attraverso le nubi e vederne la vera natura. E non era sempre un bel vedere, essendo il marito un gran fedifrago. E poi, che caratteraccio. La sonda lanciata per smascherare il Giove, allora, non poteva che chiamarsi Juno (Giunone), perché anch'essa capace di guardare sotto le nuvole che avvolgono il pianeta e captare ciò che è davvero, la sua struttura, la sua storia. Letteratura, cinema e fantascienza, fumetti si sono sbizzarriti su questa gigantesca palla di gas variopinta, che somiglia tanto a uno di quei chewing gum che distribuivano un tempo le macchinette: il celeberrimo 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, si svolge per la maggior parte su un' astronave in viaggio verso Giove; e perfino zio Paperone, in una striscia del 1960, finisce per sbaglio su Giove, dove viene accolto dagli abitanti, i Gioviali, pacifici e generosi. Fossero davvero così, faremmo bene a portarcene un po' da questa parte, visti i tempi... Ma quello di Giove è un mondo inospitale e proibito a qualsiasi forma di vita, con una temperatura media in superficie di meno 130 gradi. Da brivido. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE