ROMA. Altri 104 pianeti esterni al Sistema Solare, quattro dei quali sono probabilmente rocciosi come la Terra, si aggiungono agli oltre 1.284 scoperti in un colpo solo nel maggio scorso: il telescopio spaziale Kepler della Nasa continua ad accumulare successi, ma questa volta ha lavorato in 'tandem' con i più grandi telescopi della Terra.
Vale a dire che i 104 nuovi pianeti, descritti nell'edizione online dell'Astrophysical Journal, orbitano tutti intorno a stelle vicine alla nostra.
Questo significa che sarà possibile osservarli in dettaglio a caccia di segnali che indichino la presenza di eventuali forme di vita.
La scoperta è avvenuta nell'ambito della missione 'speciale' del telescopio Kepler, chiamata K2. I 104 pianeti sono quelli che hanno superato l'esame e che sono stati quindi confermati come tali, rispetto ai 197 individuati inizialmente.
I quattro pianeti rocciosi sono dal 20% al 50% più grandi della Terra e orbitano intorno alla stella K2-72, distante 181 anni luce, più piccola e meno brillante del nostro Sole.
«La missione K2 è specializzata nell'andare a cercare le stelle più vicine e brillanti, che ospitano diversi tipi di pianeti», ha osservato il coordinatore della ricerca, Ian Crossfield, dell'Università dell'Arizona a Tucson.
La missione K2 fa parte della nuova vita del telescopio spaziale Kepler, dato per spacciato nell'estate 2013 ma rimesso a nuovo nel 2014. Grazie ad essa la caccia ai mondi alieni è più raffinata.
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