Venerdì 15 Novembre 2024

Italia sempre più calda, il 2015 è stato un anno da record: 1,5 gradi sopra la media

ROMA. Il 2015 è stato l'anno più caldo per l'Italia con un nuovo record della temperatura media registrata, segnando un più 1.58 gradi centigradi a livello annuale, ed un'anomalia più marcata in estate (+2.53 gradi). A dirlo l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) nel nuovo rapporto 'Gli indicatori del clima in Italia'. Questo conferma come l'andamento del 'riscaldamento' del Pianeta riguardi anche il nostro Paese, dove il nord si riscalda di più (+2.07 gradi), segue il centro (+1.70) e il sud e le isole (+1.28). Il mese 'campione del caldo' è stato luglio (oltre i 4 gradi in più al nord e al centro e quasi 3 al sud). Dal report emerge poi che le notti italiane sono diventate sempre più tropicali: sono state 26 in più rispetto alla norma. Mentre le ondate di calore hanno fatto registrare un aumento di 28 giorni. Ed anche le acque che bagnano l'Italia diventano più bollenti: il 2015 è l'anno più caldo dell'ultimo mezzo secolo per il record della temperatura media annuale dei mari (+1.28). Sia pur di poco superiore al 2014, il 2015 è perciò l'anno con il nuovo record di caldo (rispetto al trentennio di riferimento 1961-1990); gli scarti rispetto ai valori normali sono stati marcati a luglio e negli ultimi due mesi dell'anno. Tutti i mesi del 2015 sono stati più caldi della norma, ad eccezione di settembre al nord e febbraio al sud e sulle isole. Il mese meno caldo rispetto alla norma è stato settembre al nord (-0.11), febbraio al centro (+0.36) e al sud e sulle isole (-0.55). Nuovi record di temperatura sono stati registrati soprattutto sulle regioni settentrionali e in quota sull'arco alpino. Il 2015 si piazza poi al terzo posto per un clima mediamente 'secco' in base ai dati sull'umidità. Secondo il report dell'Ispra - che illustra l'andamento del clima nel corso del 2015 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia, in base ai dati del Sistema nazionale per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione di dati climatologici di interesse ambientale (Scia, www.scia.isprambiente.it) - però non solo aumenta il caldo; sul nostro Paese sono anche in calo le precipitazioni del 13%, specie al nord (-21%) e al centro (-17%). E allo stesso tempo sono numerosi gli eventi estremi di precipitazione, soprattutto in Sicilia e in particolare a ottobre (a Linguaglossa il top delle precipitazioni, il primo ottobre). L'altra faccia delle anomalie meteo - spiega l'Ispra - è rappresentata dai periodi di siccità, specie negli ultimi mesi dell'anno: a dicembre per esempio è stata registrata una quasi totale assenza di precipitazioni su tutto il territorio nazionale. I valori più elevati del numero di giorni 'asciutti' (con precipitazione inferiore o uguale a 1 mm) sono stati registrati a Libertinia (Ct) con 330. L'indice di siccità (numero massimo di giorni asciutti consecutivi) mostra valori distribuiti tra un minimo di 6 giorni e un massimo per la stazione di Lampedusa con 135 giorni. L'indice dell'intensità di pioggia giornaliera al centro e al sud e sulle isole ha registrato il valore più elevato dell'intera serie.

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