PALERMO. Le sale della palestra si spostano all'aria aperta, i tappetini fitness sono sostituiti da tavole gonfiabili simili a quelle da surf e il pilates diventa «acquatico», trasformandosi in «SUP Pilates». È questa la nuova frontiera del fitness estivo che porta in acqua una delle discipline più amate e praticate degli ultimi anni. L’idea ha origine dal Sup, ovvero lo «Stand up paddling», una variante del surf in cui si sta in piedi su una longboard e ci si sposta utilizzando una pagaia. L’unione tra le due discipline ha origini lontane che provengono dalla California dove questo tipo di allenamento è già in voga da diversi anni, ma unito per lo più allo yoga. In Italia invece il «Sup Pilates» è nato grazie all'intuizione di Marta Bellesso, istruttrice di pilates che adesso, attraverso la sua associazione sportiva Koru Studio di Padova, è al lavoro per diffondere la nuova disciplina. «Nacque tutto per caso nell'estate del 2012 mentre ero in spiaggia – racconta l'insegnante –. Affittai una tavola da sup e fin da subito mi resi conto che per stare in piedi dovevo lavorare molto sul controllo dei muscoli, sull'equilibrio e sulla giusta dose di forza e di buona mobilità». Tutti elementi che trovano molte affinità con il lavoro svolto nel pilates. È così dunque che nel 2013 prende vita il progetto «Sup Pilates», sostenuto alla Scuola Sup Sottomarina, in provincia di Venezia, che ha creduto sin dall'inizio alle potenzialità di questa attività. A sposare il progetto di Marta Bellesso adesso c'è anche la scuola milanese «Fiteducation», diretta da Sayonara Motta, campionessa mondiale di aerobica e master trainer per Nike, che ha organizzato per sabato 30 luglio al City Wake di Padova il primo corso di formazione aperto a tutti gli istruttori che vorranno cimentarsi in questa disciplina. Nonostante sia ancora poco diffuso, il SUP Pilates ha già conosciuto la Sicilia. Lo scorso aprile, infatti, l'insegnante ha presentato la disciplina a Brucoli, in provincia di Siracusa, in occasione di un evento organizzato da Csen Sicilia dove ha riscontrato un grande interesse e tanta curiosità. «La lezione dura 50 minuti – spiega l'ideatrice – Si può decidere di fare una prima parte a terra e poi riproporre gli esercizi sulla tavola, ma io preferisco iniziare direttamente sul Sup in modo da abituare anche coloro che non hanno familiarità con l'acqua e mettere tutti a proprio agio». I primi esercizi sono di mobilità articolare generica con cui si inizia a prendere coscienza del proprio respiro e della propria postura sulla tavola. Seguono gli esercizi di tonificazione che coinvolgono principalmente i muscoli addominali, poi quelli per mobilizzare la colonna (flessione, estensione, rotazione) e infine si eseguono gli esercizi più difficili dove l’equilibrio è messo un po’ più a dura prova. Oltre ad essere un’attività che migliora la consapevolezza del proprio corpo, sviluppando coordinazione, agilità e resistenza, il pilates sulla tavola da sup dunque promuove il rilassamento e il rilascio della tensione grazie al moto ondulatorio dell’acqua ed è anche un’attività divertente e stimolante da poter svolgere in gruppo. Ulteriori informazioni e curiosità sul sito www.fiteducation.it e sulla pagina Facebook «Sup Pilates Italia».