ROMA. Misurata con precisione la 'forza' dello starnuto: dal modo in cui goccioline si muovono nell'aria al calcolo del raggio di azione di ognuna di esse, che può raggiungere la distanza di 8 metri.
L'esperimento, pubblicato sulla rivista Experiments in Fluids e descritto anche dalla rivista Nature sul suo sito, aggiorna le prime misure rilevate nel 2014 e fornisce la base per costruire mappa della diffusione delle epidemie che si trasmettono per mezzo delle goccioline di saliva diffuse nell'aria.
Mappe del genere potrebbero aiutare a valutare i rischi di contaminazione nelle vicinanze di persone infette e a mettere a punto dispositivi di protezione più efficaci per il personale degli ospedali.
Il risultato si deve al gruppo guidato da Lydia Bourouiba, del Massachusetts Institute of Technology (Mit), chiamata dai suoi studenti 'la signora dello starnuto' perchè è dal 2010 che usa i modelli matematici per studiarne le dinamiche. Filmando gli starnuti al rallentatore e ottenendo fino a 8 mila fotogrammi al secondo, i ricercatori hanno visto che la nuvola turbolenta di goccioline emesse con lo starnuto prende forma solo pochi istanti dopo l'emissione. Inizialmente il fluido esce dalla bocca in sottilissimi strati che vanno rapidamente in frantumi l'impatto con l'aria. In un primo momento l'aria buca gli strati, che si trasformano in anelli e poi in sottili filamenti, che si frantumano formando le goccioline.
Nel 2014 i ricercatori avevano misurato la distanza percorsa dalle goccioline, dimostrando che queste non cadono a terra entro 1-2 metri, ma possono viaggiare fino a 8 metri se emesse da uno starnuto, e fino 6 metri con la tosse. Le goccioline, inoltre, possono restare sospese nell'aria anche per 10 minuti.
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