ROMA. Oggi si celebra la 44/ma Giornata mondiale dell'Ambiente, quest'anno dedicata dalle Nazioni Unite alla lotta al «traffico di natura» per chiedere tolleranza zero contro i bracconieri, otto specie simbolo - l'orango, la tigre, l'elefante, il rinoceronte, la tartaruga marina, il pangolino, il bucero dall'elmo tra gli uccelli e, per la flora, il palissandro - daranno voce alle 7mila specie a rischio estinzione, vittime del bracconaggio e di furti di risorse della natura nei quattro angoli del pianeta.
Un crimine quello del bracconaggio che, insieme a tutte le forme di appropriazione illegale di risorse naturali, ha un fatturato annuale di 213 miliardi di dollari e rappresenta il quarto mercato criminale del Pianeta, stima il Wwf. «Ben 7000 specie - denuncia l'associazione che per proprio logo ha scelto il panda - sono oggetto di crimini.
Ogni anno in Africa vengono cacciati illegalmente più di 30.000 elefanti; la Tanzania e il Mozambico hanno perso in soli 5 anni tra il 50 e il 60% di questi straordinari pachidermi». E non va sottovalutato il furto di alberi e legname: a livello mondiale la criminalità forestale genera un giro d'affari pari a 100 miliardi di euro ogni anno, secondo solo a quello della droga e pari a più del doppio del fatturato generato dalla pesca abusiva, rileva l'Università di Bologna nell'Atlante dei crimini ambientali, secondo quanto segnala Pefc Italia che chiede una task force internazionale con l'Interpol e certificazione forestale per garantire la tracciabilità e la sostenibilità di queste preziose aree verdi. «Il commercio illegale è un grave motivo di allarme per migliaia di specie selvatiche spinte sempre più vicino all'estinzione.
Reati perpetrati per un guadagno a breve termine, a scapito di benefici collettivi a lungo termine per i cittadini del mondo e gli habitat naturali», ha sottolineato il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. Designata nel 1972 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite la Giornata mondiale dell'Ambiente vedrà l'Angola ospitare l'evento clou 2016. Sono però diverse centinaia gli appuntamenti in programma nel mondo, Italia compresa, e spaziano dall'allarme rifiuti all'antispreco.
Ad esempio, l'Osservatorio 'Vittorì sul Monte Cimone, gestito dall'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) rende pubblici dati storici sull'inquinamento dell'aria. Dallo stretto di Messina la Lipu ricorda l'importanza della tutela delle specie migratorie: quasi 30.000 rapaci in migrazione sono stati osservati tra aprile e maggio sulle due sponde ed è perciò importante la conferma dell'Operazione Adorno, il servizio antibracconaggio della Guardia Forestale.
«L'Italia è campione di biodiversità» rivendica Coldiretti: sono state salvate dall' estinzione anche 130 razze allevate tra le quali 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente programmazione. Un patrimonio agricolo che, chiedono gli esperti scientifici del Barilla Center for Food and Nutrition in un appello, va riconciliato con la produzione alimentare sostenibile, includendo l'agro-ecologia nelle strategie di mitigazione e di riduzione del cambiamento climatico
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