Lunedì 23 Dicembre 2024

Vaccino contro tumori, Veronesi: ricerca valida ma serve tempo

ROMA. Il vaccino contro il tumore - sperimentato da un gruppo di ricercatori tedeschi il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Nature - potrebbe essere più vicino di quanto si creda. Servirà ancora del tempo ma le speranze sembrano esserci. A confermare questa tesi è il dottor Umberto Veronesi, fondatore dell'istituto Ieo che in un'intervista al Giornale, sostiene che lo studio tedesco ha delle serie basi scientifiche. "Ci vorranno almeno 5 anni per la sperimentazione clinica - afferma l'esperto - Il tempo necessario per verificare se, dopo una possibile regressione iniziale, la malattia si ripresenta oppure no". Al momento le sperimentazioni effettuate funzionano nel melanoma. Il professore però sottolinea che "il melanoma è un tipo di neoplasia che reagisce in modo speciale alle terapie, e a volte addirittura regredisce spontaneamente. Dunque ora il farmaco verrà testato su altri tumori: del polmone e della prostata. Ora i ricercatori di Magonza hanno trovato un' altra molecola ancora più attiva, che agisce forse su diverse forme tumorali". La ricerca, dunque, ha "identificato una proteina  che inibisce le cellule che danno il via alla risposta immunitaria, impedendo così alle nostre difese naturali di agire contro il tumore - aggiunge - È stato poi trovato un farmaco molecolare, Ipilimumab, che si lega specificamente a questa proteina, annullando il suo potere di inibizione". La strada quindi pare essere quella giusta. Lo studio è serio, va avanti da anni e ha grosse basi scientifiche, garantisce l'esperto: "Che questo sia l' inizio di un filone che porterà grandi progressi, è fuori di dubbio. Tuttavia affermare tout court che abbiamo un vaccino anticancro, mi sembra azzardato. Detto questo, non siamo di fronte a un' ipotesi improbabile". "L'annuncio ha dato una scossa all'opinione pubblica, ma quanti siano i tumori che possiamo bloccare con un vaccino, ancora non sappiamo anche se l'idea in sé del vaccino è valida e non è un' illusione. Il rischio di illudere c' è se qualcuno esagera o strumentalizza l' annuncio, dando false speranze da subito. Bisogna fare in modo che non accada».

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