PALERMO. Paura dei pipistrelli? L' associazione ambientalista Gre, Gruppi Ricerca Ecologica della Sicilia, sfata le credenze negative sui chirotteri e spiega perché tutelare questi «insetticidi naturali e low cost» che potrebbero salvare la bella stagione dalla presenza delle zanzare. Vantaggi anche per l' agricoltura: più chirotteri, infatti, vuol dire meno insetti e, quindi, anche meno danni ai raccolti: «Lo stato di conservazione dei pipistrelli non stavi vendo un momento positivo - spiega Bartolo Corallo, direttore della Grotta dei Puntali e presidente Gruppi Ricerca Ecologica Sicilia - L' Unione internazionale per la conservazione della natura e delle risorse naturali ha inserito circa la metà delle specie di chirotteri nella "Lista Rossa" degli animali a rischio di estinzione. I nostri pipistrelli, purtroppo, vengono predati da uccelli rapaci notturni, come gufi e barbagianni, e da mammiferi carnivori, tra i quali la martora e il gatto. Tuttavia, le cause che portano ad una notevole diminuzione della popolazione dei chirotteri sono, per lo più, riconducibili all' attività antropica, come il disboscamento, la bonifica dei territori e l' utilizzo esagerato di insetticidi a fini agricoli». I pipistrelli, quindi, hanno meno prede e, spesso, quelle che trovano sono contaminate dai pesticidi. I chirotteri hanno trovato un ambiente ideale nella Grotta dei Puntali, a Carini, grazie all' azione dell' associazione Gre che ha attuato un provvedimento, recepito dall' assessorato regionale Territorio e ambiente, che prevede che la Grotta non sia visitata nel periodo autunnale: «Sono animali che necessitano di assoluta tranquillità - prosegue il direttore della Grotta dei Puntali e presidente Gruppi Ricerca Ecologica Sicilia - Il semplice respiro dei visitatori potrebbe alterare la percezione dei chirotteri, che sono molto sensibili dal punto di vista sensoriale. Alcuni pensano che siano animali ciechi, ma non è così: in realtà la vista non è il senso più sviluppato dal momento che sono atti vidi notte. I pipistrelli, infatti, nella loro storia evolutiva hanno sviluppato il senso dell' udito. Emettono dei suoni udibili all' orecchio umano simili a dei "cri-cri", e degli ultrasuoni che noi non riusciamo a percepire. Quando gli ultrasuoni colpi A sinistra un pipistrello In alto Bartolo Corallo, direttore della Grotta dei Puntali e presidente dei Gruppi Ricerca Ecologica Sicilia scono un ostacolo, rimbalzano su di esso e producono un eco che, elaborato dal cervello del chirottero, comunica la posizione dell' oggetto colpito». Gli ultrasuoni fanno in modo che i pipistrelli comunichino fra loro, attirino il partner nella stagione degli accoppiamenti e catturino le prede. «Inoltre-prosegue Corallo - fanno parte della nostra biodiversità. Basti pensare che al mondo sono state scoperte 1.100 specie di chirotteri e che sono circa un quarto dei mammiferi oggi conosciuti. In Italia le specie sono circa 40, mentre in Sicilia quelle censite raggiungono quota 23. Nell' estate del 2015, invece, nella riserva naturale integrale Grotta dei Puntali, abbiamo osservato circa mille esemplari divisi in specie. Quest' anno abbiamo anche installato due fototrappole per monitorare la colonia per 12 mesi. Ci interessa per vedere gli spostamenti anche nei periodi autunnali, dove si verificano varie migrazioni da altri siti di esemplari che svernano in Sicilia». I Gruppi Ricerca Ecologica gestiscono la riserva Grotta dei Puntali e la riserva naturale orientata Grotta della Molara, a Palermo, dove sono stati censiti circa 70 esemplari. In particolare, l' area della Grotta dei Puntali presenta ben 6 specie diverse di chirotteri: il Ferro di cavallo maggiore o Rinofolo maggiore, il Rinofolo minore, che sono considerati ad alto rischio di estinzione secondo la «Direttiva Habitat», il Miniottero, il Vespertillone maggiore, il Vespertillone di Blyth, e il Vespertillone di capaccinii. La loro presenza dipende dalle stagioni. Per esempio, in estate è maggiormente osservabile il Vespertillone maggiore e in autunno abbiamo il Miniottero.