ROMA. La cosiddetta sindrome delle apnee notturne (Osas), di cui soffrono circa 2 mln di italiani, nel solo 2014 si stima sia stata la causa di oltre 7mila incidenti stradali, con un bilancio di 231 morti. Il collegamento tra la sindrome e incidenti stradali era un allarme già sentito in
Europa. Un disturbo che ha dunque un forte impatto sociale, ma la possibilità di guarigione esiste, assicurano gli esperti, e passa anche dal dimagrimento dei pazienti, in molti casi obesi.
Un problema molto sentito, quello della Osas, tanto che ora anche l'Italia recepisce una direttiva Ue sulla patente di guida, per la quale i decreti del ministero dei Trasporti e della Salute impongono di inserire l'informazione sul documento e di subirne il ritiro nel caso in cui la sindrome non venga adeguatamente curata.
«Presso l'ambulatorio di Audiologia del Policlinico Tor Vergata di Roma cerchiamo da anni di puntare l'attenzione sulla prevenzione di questa sindrome attraverso un percorso diagnostico e di informazione del paziente a rischio. Ma la conoscenza è ancora scarsa», avverte il direttore dell'Unità Audiologia e foniatria dell'Università Tor Vergata, Stefano Di Girolamo, sottolineando la necessità di una maggiore informazione e sensibilizzazione al problema.
Caricamento commenti
Commenta la notizia