ROMA. I benefici, in termini di salute, di una camminata o pedalata all'aperto superano gli effetti dannosi dell'aria inquinata. Fare esercizio in modo regolare riduce infatti il rischio di diabete, malattie cardiache e diversi tipi di cancro. Lo ha verificato uno studio dell'università di Cambridge pubblicato sulla rivista Preventive Medicine. Anche nelle città con i livelli di inquinamento più alto, i benefici dell'esercizio all'aria aperta superano i rischi. A questa conclusione i ricercatori ci sono arrivati facendo delle simulazioni al computer, con cui hanno messo a confronto i dati di diversi tipi di attività fisica con i livelli di inquinamento dell'aria in vari posti del mondo. Si è così visto che con la concentrazione media di inquinamento di un'area urbana, il punto critico - quando cioè i rischi iniziano a superare i benefici - si raggiunge dopo sette ore di bicicletta o 16 ore di camminata al giorno, molto oltre quello che la maggior parte delle persone riesce a fare. «Persino a Delhi, una delle città più inquinate del mondo, 10 volte più di Londra - spiega Marko Tainio, coordinatore dello studio - le persone dovrebbero andare in bicicletta per oltre cinque ore alla settimana prima che di avere rischi per la salute dall'inquinamento». Non bisogna dimenticare però, aggiunge Tainio, «che c'è una minoranza di lavoratori delle città più inquinate, come chi fa le consegne in bicicletta, che è esposta a livelli di aria inquinata alti abbastanza da cancellare i benefici dell'attività fisica». L'inquinamento dell'aria nelle città nel mondo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, è di 22 microgrammi per metro cubo. «Anche se la ricerca dimostra i benefici dell'attività fisica nonostante la qualità dell'aria - conclude James Woodcock, uno dei ricerfcatori - non bisogna smettere di combattere l'inquinamento. È un argomento in più per investire in infrastrutture, perchè le persone lascino le macchine e si muovano a piedi o in bici, cosa che riduce l'inquinamento e supporta l'attività fisica».