PARIGI. Tutti pazzi per la pausa pranzo.
Secondo uno studio inedito realizzato da Edenred la Francia è il Paese europeo in cui i lavoratori si concedono più tempo per mangiare a mezzogiorno. Una realtà «che lascia a bocca aperta gli stranieri», scrive il quotidiano Le Parisien, parlando di «un'altra eccezione culturale», la celebre espressione coniata dai cugini d'oltralpe per evidenziare quelle che ritengono essere delle specificità nazionali.
Tra il lavoro del mattino e quello del pomeriggio il 43% dei francesi si ferma per più di 45 minuti contro il 37% dei belgi, il 27% dei giapponesi, il 26% dei brasiliani, il 22% dei tedeschi, il 10% degli inglesi, il 7% degli italiani, il 3% degli americani e addirittura lo 0% dei greci.
Dalla classifica pubblicata dal Parisien mancano stranamente gli spagnoli la cui 'siesta' pomeridiana è celebre in tutto il mondo. Tanto che appena poche settimane fa, il premier Mariano Rajoy, ha chiesto ai connazionali di cambiare abitudini. Quanto alla Francia, «per noi il pranzo è un rituale molto importante - spiega Jean-Pierre Corbeau, sociologo specialista dell'alimentazione - È un'eccezione francese che lascia a bocca aperta gli stranieri: tra le 12:30 e le 14 tutto il Paese si siede a tavola». Negli ultimi studi, l'esperto ha constatato che in Francia anche chi è a dieta, magari con solo una barretta di cereali, si siede comunque a tavola con gli amici.
«Perchè in Francia mangiare significa sedersi ad orari fissi e con altri commensali», conclude Corbeau. Sempre secondo lo studio realizzato da Edenred-Ticket Restaurant, il 76% dei francesi passa la pausa pranzo al ristorante, il 39% nella mensa aziendale, il 30% si affida al take away e il 28% si porta dei piatti pronti da casa.
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