ROMA. Dietro tanti disturbi al femminile, dall'anemia all'infertilità, si nasconde la celiachia: le donne per cui il glutine è off-limits sono il doppio degli uomini, 400 mila sul totale di 600 mila pazienti stimati in tutta Italia. Purtroppo appena 115 mila hanno ricevuto la diagnosi, solo una su quattro che ne soffre: tutte le altre, circa 300 mila, sono esposte alle complicanze dell'intolleranza al glutine. Per aiutare i medici di base e gli specialisti a riconoscere queste pazienti arriva una guida gratuita, promossa nell'ambito del Progetto Donna 2016 dell'Associazione Italiana Celiachia, disponibile online sul sito www.celiachia.it dal 22 aprile, in occasione della prima giornata della salute della donna. Le cellule del sangue, le ossa e l'apparato riproduttivo sono i "bersagli" della celiachia al femminile: le donne che non tollerano il glutine e non si sottopongono a una dieta di esclusione in un caso su due soffrono di anemia, hanno fratture più spesso e prima rispetto alle altre, se sono riuscite ad avere una gravidanza, hanno un rischio dieci volte più alto di aborto spontaneo, ritardo di crescita intrauterina, prematurità. Purtroppo nelle donne la celiachia è un camaleonte che si nasconde dietro sintomi sfuggenti, spesso diversi dai classici disturbi gastrointestinali, e per questo resta spesso sconosciuta. Stando alle stime dell'Associazione Italiana Celiachia (AIC), a fronte di circa 115 mila pazienti diagnosticate sono 300 mila le italiane celiache senza saperlo. È pensando a loro che, in occasione della prima Giornata Nazionale sulla Salute della Donna di domani, AIC pubblica la guida "Donna&Celiachia" realizzata dal Comitato Scientifico dell'Associazione e dedicata ai medici di base e agli specialisti. La guida, disponibile sul sito www.celiachia.it, sarà presentata ufficialmente presso il Senato della Repubblica la prossima settimana.