ROMA. Lo stress determinante per lo sviluppo delle metastasi.
Può infatti "aprire" le 'autostrade' al tumore, facendolo diffondere in altre parti del corpo. Lo hanno rilevato i ricercatori della Monash University in Melbourne sui topi, nel sistema linfatico - una rete di vasi sanguigni che trasportano i fluidi nel corpo - consentendo al tumore di spostarsi da una parte all'altra dell'organismo.
Come spiega lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, a questa conclusione i ricercatori sono arrivati usando degli speciali microscopi, con cui hanno seguito i movimenti di cellule 'etichettate' con dei marcatori fosforescenti, per mostrare come le cellule tumorali si muovevano attraverso il sistema linfatico. In questo modo hanno visto che lo stress aumenta il numero e le dimensioni dei vasi linfatici che possono trasportare le cellule malate. Questi risultati possono avere quindi delle implicazioni sui tumori di pazienti, che peggiorano quando sono esposti ad alti livelli di stress, e potrebbero trarre beneficio da metodi che lo riducono.
«Abbiamo scoperto che lo stress cronico invia segnali al sistema nervoso simpatico, che influiscono profondamente sulle funzioni linfatiche e diffondono le cellule tumorali», precisa Caroline Le, una dei ricercatori. «Questi risultati dimostrano il ruolo 'strumentale' dello stress nel controllare le funzioni linfatiche che influiscono sulla salute - continua - suggerendo di bloccare gli effetti dello stress per arginare la diffusione del cancro attraverso il sistema linfatico, e migliorare così il risultato delle terapie».I ricercatori hanno ora iniziato uno studio clinico sui pazienti per vedere se lo stress ha lo stesso effetto anche sui malati di cancro.
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