BOLOGNA. Loro il compleanno lo festeggiano ogni 4 anni.
Colpa di un calendario "capriccioso" che non riporta la data della loro nascita ogni anno. Oggi è il 29 febbraio e sono in tanti coloro che, finalmente, potranno spegnere le candeline. Un giorno che aspettano da 4 anni e che si ripresenterà solo nel 2020. A Savignano sul Panaro, nella colline tra Modena e Bologna, si inaugura oggi la prima edizione della festa dedicata ai «bisesti».
Eventi simili non conoscono confini. Anche in Texas ad esempio la data del 29 febbraio è talmente sentita che festeggiano il Leap year (l'anno del salto) per ben 4 giorni di fila.
«Ci aspettiamo oltre 150 persone», hanno detto Rossella La Rosa e Federica Montaguti le organizzatrici della prima edizione dei Nati il giorno che non c'è, che hanno ripreso un'idea nata in Spagna circa 20 anni fa dove per confortare chi è nato il 29 febbraio è stato istituito il Gruppo più grande del mondo.
La prima edizione Italiana ha avuto il patrocinio dei Comuni di Valsamoggia e Savignano, i cui sindaci saranno ospiti oggi. All'appello «Cercasi bisestili», iniziato sui scial network circa 2 mesi fa, hanno risposto da tutt'Italia.
Ma per chi non festeggia oggi il compleanno, il 29 febbraio è solo un giorno in più da vivere. Una buona occasione per chi non ha mai tempo, e vorrebbe che la giornata durasse di più. Ecco dunque 24 ore extra. Per l'occasione, Amani Institute (definita una delle 10 migliori "School for life" che stanno cambiando il paradigma dell'istruzione) e la no profit iLEAP hanno lanciato una proposta: sfruttare questo tempo per riflettere sui propri valori e su come riportarli nel lavoro che abbiamo scelto. Un invito che risponde all'hastag #24more.
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