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Caso raro in Sicilia: approda nel Siracusano la tartaruga verde

PALERMO. Probabilmente non avranno creduto ai loro occhi gli addetti della Capitaneria di Porto di Avola quando si sono ritrovati a dover soccorrere una tartaruga della specie Chelonia mydas, nota come tartaruga verde. Un esemplare che normalmente vive nelle acque costiere tropicali e subtropicali di tutto il mondo, ma che stavolta è approdata in Sicilia.

La tartaruga adesso si trova sotto osservazione nei laboratori del centro di monitoraggio e controllo delle tartarughe marine e cetacei dell'istituto Zooprofilattico Siciliano (Izs) di Palermo. I veterinari, dopo le analisi del Dna, necessarie per confermarne la specie, la sottoporranno alle indagini diagnostiche.

La tartaruga è di modeste dimensioni: pesa quasi sette chili, lunga 30 centimetri ed è dotata di un guscio largo e levigato.

Buone le sue condizioni di salute anche se ha ingerito della plastica. I veterinari comunque contano di reimmetterla presto nel suo habitat naturale. La Chelonia mydas è una specie a rischio di estinzione ed è inserita nella lista rossa della Iucn (International Union for Conservation of Nature), organismo internazionale che supervisiona gli esemplari protetti.

Tartarughe di questa specie sono state ritrovate nel Mediterraneo dove però continuano a essere uccise per la loro carne e le loro uova. Muoiono anche a causa di incidenti traumatici provocati da barche e reti da pesca. Vivono quasi alla stessa maniera delle tartarughe Caretta caretta. Si differenziano tra loro per la colorazione del guscio, per le imponenti migrazioni, anche di duemila, ma anche per le grosse dimensioni che possono raggiungere.

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