ROMA. Sono oltre 100mila i nuovi obesi in Italia ogni anno e quasi 200mila le persone in sovrappeso, per un totale di 27 milioni di obesi (quasi sei milioni) o in sovrappeso (21 milioni), poco meno del 60% degli italiani adulti. L'obesità costa al sistema Paese 9 miliardi di euro tra costi sanitari, calo di produttività, assenteismo, mortalità precoce. E' quanto emerge dal documento "Il burden of disease dell'obesità in Italia", realizzato da Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, illustrato oggi. "Nonostante nel comune sentire si tenda a considerare l'eccesso di peso, e persino l'obesità, ancora come condizione estetica, l'obesità è una vera e propria malattia - spiega Antonio Caretto, Presidente ADI (Associazione Italiana di Dietetica e nutrizione clinica) - è causa di aumentato rischio di diabete, malattie cardiovascolari e di alcune forme di tumore; essere sovrappeso od obesi riduce il benessere psicologico, determina un impatto negativo sulla funzionalità fisica, con diminuzione della capacità di compiere anche le più semplici attività quotidiane, con depressione e cattiva qualità di vita". "Fino ad oggi l'obesità è stata una malattia piuttosto orfana di cure - aggiunge Paolo Sbraccia, Presidente SIO (Società Italiana dell'Obesità) -. Erano più di 10 anni che si attendeva un nuovo farmaco. Liraglutide è un farmaco 'intelligente', che interagisce con uno specifico interruttore nel cervello che regola l'appetito". Dispensabile su prescrizione medica e disponibile dalla fine del 2015 nelle farmacie in soluzione iniettabile in penne preriempite, è indicato in aggiunta a dieta povera di calorie e ad aumento dell'attività fisica in pazienti adulti obesi o in sovrappeso (indice di massa corporea tra 27 e 30), in presenza di almeno una malattia correlata come pre-diabete o diabete tipo 2, ipertensione, dislipidemia o apnea ostruttiva nel sonno.