MILANO. Spiderman è destinato a rimanere pura fantasia: aderire alle pareti verticali e muoversi con la stessa agilità del supereroe dei fumetti è praticamente impossibile per animali con dimensioni superiori a quelle di un geco. Se un uomo volesse tentare l'impresa, dovrebbe ricoprire di materiale adesivo addirittura il 40% del proprio corpo, arrivando ad indossare speciali scarpe extralarge numero 145.
È quanto sostengono gli zoologi dell'università britannica di Cambridge, dopo aver messo a confronto le capacità di oltre 200 specie di animali arrampicatori, dall'acaro alla formica, dal ragno fino alla raganella. Pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas), lo studio potrà fornire dati preziosi per la messa a punto di nuovi adesivi da usare su larga scala, ispirati a materiali biologici.
«Abbiamo confrontato animali il cui peso corporeo varia di ben sette ordini di grandezza: per intenderci, è stato come comparare uno scarafaggio con il peso del Big Ben», spiega il coordinatore dello studio, David Labonte.
«Quando l'animale cresce di taglia, cambia il rapporto tra superficie corporea e volume», prosegue il ricercatore.
«Questo è un problema per le specie più grandi, perchè man mano che l'animale diventa più imponente, aumenta il potere adesivo di cui ha bisogno per rimanere attaccato ad una parete verticale, ma allo stesso tempo diminuisce la superficie corporea che può essere ricoperta con cuscinetti adesivi. Questo implica un limite di taglia oltre il quale i cuscinetti adesivi non sono più una valida soluzione per arrampicarsi, e questo limite corrisponde più o meno alla taglia del geco». Per gli animali più grossi, dunque, rimangono solo due alternative: usare dita e artigli, oppure aumentare l'adesività dei propri cuscinetti. Quest'ultima soluzione è stata adottata da alcune specie di rane strettamente imparentate fra loro.
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