ROMA. Già nel 1930, l'economista John Maynard Keynes prevedeva che nel 2030 l'orario settimanale di lavoro sarebbe stato di 15 ore.
Oggi, numerosi economisti e politologi continuano a sostenere che diminuire le ore di lavoro sia - quasi paradossalmente - positivo per la stessa economia.
Ora la scienza scende in campo, ed elenca i motivi per cui lavorare meno è bello, a vantaggio dell'azienda ma anche del proprio umore.
Chi lavora di meno, è più creativo. A dirlo è uno studio dell'Ufficio federale di statistica della Germania. "I dipendenti soddisfatti sono più creativi", ha detto recentemente il capo del personale della Bosch.
C'è tempo per coltivare il talento personale. Lavorare tanto peggiora la qualità della vita. "La maggior parte delle persone sono così impegnate nel loro lavoro che non hanno energia e tempo per se stessi. In breve, la nostra capacità di vivere i nostri talenti e le nostre potenzialità soffre a causa della mancanza di spazio". Ad affermarlo è l'economista David Spencer in un articolo sul Daily Mail.
I dipendenti sono più produttivi. "Chi lavora troppo, - continua Spencer - non è produttivo e quindi non è redditizio per l'azienda".
Ideale un weekend di tre giorni. La fatica del lavoro non può essere scaricata in due giorni. Ne servono tre.
Lavorare troppo rende infelici. Chi lavora meno si dice più felice, ma anche più sano visto che - avendo più tempo a disposizione per sposarsi - si ammala di meno.
Più tempo libero aiuta a prevenire le malattie mentali. La pressione, la fatica e lo stress possono sfociare nella depressione. Secondo quanto affermato dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, i lavoratori sono colpiti nella maggior parte dei casi dall'ansia.
I dipendenti sono più motivati. Tre giorni di riposo permettono di svuotare il cervello, e riprendere più motivati.
E' più facile restare positivi. Chi lavora troppo, si lamenta di più delle proprie condizioni di lavoro.
Una settimana di quattro giorni è un bene per l'economia. Chi lavora troppo, non ha tempo per spendere. Ecco che il potere d'acquisto diminuisce.
Lo sviluppo tecnologico aiuta. Con gli anni, gli strumenti di lavoro si sono sempre più evoluti, agevolando i lavoratori che possono concedersi qualche giorno in più di riposo.
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