ROMA. La carie dentaria progredisce abbastanza lentamente da poter essere fermata e persino invertita, riducendo dell'80% la necessità nei pazienti ad alto rischio di ricorrere alle otturazioni e quindi al temutissimo trapano. I risultati di uno studio dell'Università di Sydney, pubblicato sulla rivista Community Dentistry and Oral Epidemiology, dimostrano l'opportunità che le pratiche dentistiche si allontanino dal tradizionale approccio 'trapano e otturazione'.
Le otturazioni non sono necessarie in molti casi di carie dentaria, scrive il responsabile dello studio sull''odontoiatria senza trapano', Wendell Evans, che ha sviluppato un sistema di gestione della carie, un approccio preventivo che comporta l'applicazione di uno smalto ad alta concentrazione di fluoro sui denti che mostrano i primi segni di carie. "Spesso la carie può essere individuata e trattata prima di diventare una cavità. Un dente dovrebbe essere trapanato e otturato solo quando è già evidente una cavità", aggiunge. In una ricerca durata sette anni, Evans e i suoi collaboratori hanno comparato le condizioni di oltre 1000 pazienti, parte dei quali erano stati trattati con la gestione preventiva. Dopo sette anni, la necessità di otturazioni era ridotta di una proporzione fra il 30 e il 50% tra i pazienti sottoposti al trattamento preventivo, rispetto a pazienti trattati con i metodi tradizionali.
I risultati sono una buona notizia per i tanti che evitano il dentista perché soffrono di vera fobia del trapano, osserva lo studioso. "I trattamenti dentistici preventivi sono il fondamento della pratica dentistica moderna e questa ricerca fornisce ulteriori evidenze dei benefici di tale approccio", aggiunge.
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