I geni da cui dipendono statura, occhi blu, pelle chiara sono comparsi nell'uomo con lo stabilirsi dell'agricoltura: questa attività ha finito per modificato il Dna umano. Lo dimostrano le mutazioni genetiche comparse almeno 8.500 anni fa nei primi gruppi di agricoltori che dall'Africa e Anatolia si stabilirono in Europa. Il gruppo della Harvard Medical School guidato da Iain Mathieson le ha identificate in resti umani di quell'epoca e le ha descritte sulla rivista Nature.
Dalla ricerca è emerso che le varianti genetiche associate a statura più alta, pelle chiara e occhi azzurri, insieme alla capacità di digerire il lattosio nell'età adulta risalgono infatti proprio all'epoca in cui l'agricoltura ha iniziato a diffondersi in Europa. A differenza degli studi fatti finora, concentrati soprattutto sull'analisi del Dna degli uomini moderni, i ricercatori di Harvard hanno potuto studiare la selezione genetica in 'tempo reale', esaminando direttamente il Dna di individui vissuti fra 3.000 e 8.500 anni fa tra Europa, Siberia e Turchia.
Dei 230 individui dei quali è stata ottenuta la mappa genetica, 26 vivevano nel Mediterraneo orientale ed è soprattutto grazie ad essi è stato possibile identificare i geni mutati durante e dopo il passaggio dalla caccia all'agricoltura. Molte di queste varianti sono comparse nei geni legati ad altezza, metabolismo degli acidi grassi, livelli di vitamina D, colore chiaro della pelle, colore blu degli occhi, e capacità di digerire il lattosio. Lo studio conferma inoltre l'idea che i primi agricoltori in Europa arrivarono dall'antica Anatolia e che la selezione genetica si sia prodotta di pari passo ai cambiamenti nello stile di vita e demografia.
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