PALERMO. Un po' streghe, un po' fate: ecco la storia delle cosiddette Donne di Fuora.
Secondo la credenza popolare, amano la pulizia e l'ordine a livelli maniacali. Dentro le case, vogliono sempre trovare tutto in ordine, il letto ben rifatto, le lenzuola pulite, le stanze spazzate. Signore che durante la notte escono di casa, non col corpo ma con lo spirito.
Uscite fuori, vanno in cerca degli spiriti degli inferi per avere consigli, risposte e domande future.
Secondo quanto tramandato, queste signore altro non erano che 33 potenti creature, sotto le dipendenze di una "Fata Maggiore" conosciuta come “Mamma Maggiore”, "Signora Greca" e "Savia Sibilla", originaria di Messina.
Queste figure uscivano tre volte a settimana (martedì, giovedì e sabato) per decidere sulle fatture da rompere, i castighi o i premi da proporre. Prima di uscire da casa, queste donne avvisavano i mariti della loro partenza vietando loro di toccare il loro corpo in loro assenza. Chi voleva in casa una "bella signora" doveva prima della mezzanotte, ardere dell'incenso, foglie d'alloro e rosmarino e assicurarsi che la casa fosse perfettamente pulita e ordinata.
Secondo il folklore, le Donne di Fuora penetrano nelle case attraverso i buchi delle serrature. Possono stare fuori ma solo la notte. Se il giorno dovesse sorprenderle, è allora che queste donne diventavano dei rospi.
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