ROMA. Sette ragazzi su dieci utilizzano quotidianamente i social ma non sanno utilizzare pc e internet.
Studiano in scuole dalla dotazione informatica arcaica, in cui si comunica ancora nel 60% dei casi via fax invece che tramite email, e hanno insegnanti nel 70% con più di 55 anni. Nel 15% dei casi non hanno una connessione internet a casa. Nasce da qui, con l'intenzione di 'digitalizzare i nativi digitali', il progetto 'Le avventure di Supertab', di cui è stata presentata la seconda edizione alla Camera dei Deputati.
«Quattromila, lo scorso anno, le classi delle scuole elementari e medie coinvolte, da nord a sud del Paese. Circa 85 mila alunni coinvolti, insieme ai loro genitori, per aiutarli, attraverso consigli e materiali educativi, a capire parole come "browser", "phishing", "spam" e "privacy" ma anche a navigare sul web in tutta sicurezza, difendendosi da eventuali insidie nascoste nella rete.
Il progetto, ideato da Cse Italia "va nella direzione di colmare il gap del digital divide, ossia quella mancanza di connettività e di digitalizzazione che caratterizza spesso i cittadini italiani, soprattutto se pensiamo che il 15% delle famiglie del nostro Paese non ha internet a casa", ha detto Matteo Cristani, professore aggregato di Informatica all'Università degli Studi di Verona. Il progetto "sposa perfettamente l'azione del governo, attraverso la legge sulla Buona scuola, per poter utilizzare sempre di più la rete in funzione della formazione e dell'educazione dei bambini che rappresentano gli adulti di domani" ha concluso Diego Zardini, componente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati.
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