Mercoledì 18 Dicembre 2024

Allarme Oms sulle carni lavorate: "In Italia non si corre alcun rischio"

PALERMO. "L'Oms ha sbagliato, creando un allarme ingiustificato, perché in Italia non corriamo alcun rischio". A calmare il clima di panico e preoccupazione creato dopo l'annuncio dell'Oms, che ha catalogato come cancerogene le carni lavorate come i wurstel o come il prosciutto alla stregua di una sigaretta o del benzene, il dietologo e nutrizionista  Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale Sicurezza alimentare del ministero della Salute. Secondo Calabrese, quello lanciato ieri dall'Organizzazione mondiale della Sanità sul consumo delle carni lavorate non dovrebbe preoccupare l'Italia. Il motivo? Principalmente, per le abitudini alimentari. "Gli italiani per esempio - chiarisce Calabrese - sono soliti mangiare una fetta di prosciutto senza cuocerla, mentre in altri Paesi, soprattutto quelli anglosassoni, c'è l'abitudine di friggere il bacon". Gran Bretagna e Paesi nord-europei sarebbero insomma i più esposti, dove "è anche più frequente l'abitudine di ricorrere al barbecue, metodo di cottura aggressivo". In Italia, invece, il consumo di carne non sarebbe poi così elevato e anche i metodi di cottura sono più salutari: "Meglio sempre cuocere la carne in padella e non friggerla", dice Calabrese. E anche in Sicilia, si può stare più che tranquilli: "Il consumo è nella media di quello italiano, né più, né meno. Per quanto riguarda le lavorazioni se gli italiani possono stare tranquilli, i siciliani sono in una botte di ferro. A parte che la qualità è quasi sempre eccellente, a Palermo c' è l' istituto zooprofilattico, che insieme ad Asl e Nas conducono controlli serratissimi sul rispetto delle norme".

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