Venerdì 15 Novembre 2024

Potenziare i video e Instagram, Facebook guarda al futuro

DUBLINO. «Potenziare i video e Instagram, far crescere i nostri servizi e connettere a Internet le persone nel mondo che non lo sono»: questa è la visione del futuro di Facebook secondo Gareth Lambe, capo delle quartier generale del social network in blu a Dublino, in Irlanda. Nella succursale europea di Menlo Park, snodo di tutti i dati e delle attività di utenti e aziende europee, tutto sembra scorrere normale, nonostante la sentenza della Corte di Giustizia Ue che ha messo in discussione il trasferimento dei dati dall'Ue agli Usa. «Al momento non abbiamo istruzioni dal nostro team legale, ma se la legge cambia opereremo nell'ambito della nuova norma», dice Siobahan Cummiskey, capo per l'Europa del settore policy, quello che scrive e interpreta le regole di condivisione sulla piattaforma. La sede di Facebook a Dublino è in un'area disegnata dall'architetto Daniel Libeskind che si chiama Silicon Docks, perchè qui ci sono tutte le Internet company come Google, Twitter, Airbnb. «Quello irlandese è un ecosistema che ci supporta e ci aiuta a crescere», sottolinea Gareth Lambe. E infatti in poco tempo il quartier generale di Dublino è cresciuto: si è esteso su due edifici e gli impiegati passeranno da 1100 a potenziali duemila. Gli interni sono quelli tipici informali di una Internet company americana: non solo uffici, ma svago con biliardini, tavoli da ping pong, caffetteria, divani colorati e muri su cui scrivere pensieri e suggerimenti. A pranzo sembra di essere alla mensa universitaria, vista la media d'eta dei giovanissimi impiegati: per il 30% sono irlandesi, il restante 70% arriva dal resto del mondo. «Move fast and break things», è il motto della società di Menlo Park che accoglie i visitatori all'entrata. «Tutto quello in cui crediamo non sono solo parole sui muri, ma concetti che mettiamo in pratica», spiega Gareth Lambe. Nell'immediato futuro nella sede di Dublino ci sarà anche uno spazio per i visitatori dove, ad esempio, toccare con mano le potenzialità degli Oculus Rift (i visori per la realtà aumentata comprati da Facebook) ma anche le nuove funzioni del social network e di Instagram che ha compiuto cinque anni, di proprietà di Mark Zuckerberg così come WhatsApp. «Siamo diventati da singola applicazione ad intera famiglia di app, e ora stiamo spingendo su Instagram», dice Gareth Lambe che enfatizza anche il progetto Internet.org. Ed è proprio di poche ore fa la notizia che la società lancerà un satellite per portare il web nell'africa subsahariana. Nella sede di Facebook a Dublino ci sono 53 dipartimenti il più grande si occupa di sicurezza. «Privacy e sicurezza sono considerati il cuore del nostro sviluppo», spiega Julie de Baillencourt, responsabile europea della sezione safety e policy. È la persona da cui dipende il team europeo, la stanza dei bottoni, a cui arrivano le segnalazioni per i post non conformi alle regole del social network. «Vengono vagliati e i tempi di cancellazione variano da pochi minuti a qualche ora», sottolinea la manager. La tempestività è applicata in caso di sospetti suicidi comunicati attraverso un post («viene attivata anche la polizia locale») o in caso di bambini scomparsi o di abusi su minori. «Siamo davvero impegnati nella sicurezza dei bambini. Per questo Facebook collabora con governi e Ong, in Italia con Telefono Azzurro», aggiunge Julie de Baillencourt che specifica: «non possiamo rimuovere un contenuto senza una segnalazione». «Con i governi lavoriamo sul terrorismo: non permettiamo ai terroristi di avere una presenza sulla piattaforma, ma anche a chi supporta organizzazioni terroristiche. Rimuoviamo tutti quei contenuti», aggiunge Siobahan Cummiskey che si è trovata a dipanare casi che poi sono diventati mediatici. Come quello delle foto di donne che allattavano, cancellate perchè la policy del social network vieta foto di capezzoli. «Abbiamo una policy contro i nudi, non è perfetta ma è trasparente. Abbiamo fatto degli errori» ammette Siobahan Cummiskey.

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