ROMA. Già dopo le prime settimane di vita i bambini iniziano a sorridere ai loro genitori, facendoli intenerire fino al midollo. Un gesto però non casuale, ma con un suo 'scopo' ben preciso, e cioè ricevere dalla persona con cui stanno interagendo un sorriso a loro volta. Lo dimostra il baby robot testato da un gruppo di esperti di robotica e psicologia comportamentale dell'università della California di San Diego, coordinati da Javier Movellan, confermando quanto pensano già da tempo molti genitori.
Lo studio, descritto sulla rivista Plos One, rivela inoltre che i bambini raggiungono l'obiettivo di catturare un sorriso 'giocando' con i tempi comici, come i commedianti più esperti, in modo da avere la miglior 'risposta' dal loro pubblico.
Per confermare la loro ipotesi, i ricercatori hanno programmato un 'robot-bambino', Diego San, a comportarsi come i piccoli, e poi lo hanno fatto interagire con degli studenti in sessioni di tre minuti, in cui si comportava in quattro modi diversi. Si è così visto che gli studenti, come le madri, sorridevano di più quando il robot bambino sorrideva poco.
''Quando si interagisce con i bambini, si ha sempre l'idea che si aspettino qualcosa mentre sorridono. Non lo fanno a caso'', commenta Movellan. Successivamente i ricercatori hanno utilizzato i dati di precedenti studi, in cui erano state osservate le interazioni faccia a faccia di 13 coppie di madri e infanti di quattro mesi, vedendo quando e quanto spesso sorridevano entrambi. In questo modo è emerso chiaramente che in 11 bambini su 13 i sorrisi erano intenzionali. Ciò non significa che si possa determinare se i bambini siano consapevoli di quello che stanno facendo. ''Non possiamo dire che cosa madre o bambino cerchino di ottenere nell'interazione. Quello che abbiamo visto è che hanno un loro obiettivo mentre interagiscono, già nei primi mesi'.
Caricamento commenti
Commenta la notizia