Domenica 22 Dicembre 2024

Palloni per sedersi e tapis roulant: i segreti contro la sedentarietà

ROMA. Stare seduti in ufficio? Un vizio poco salutare al pari del fumo. Ecco che, secondo quanto spiegato da un articolo di El Paìs, sono sempre più le imprese che adottano sistemi per fa sì che i loro impiegati possano fare esercizio fisico durante la giornata lavorativa. Palestre, palloni per sedersi, tapis roulant: tutto contro la sedentarietà. Si stima che ogni anno, la mancanza di esercizio uccida 3,2 milioni di persone. E in Italia ben il 55 per cento della popolazione dichiara di non svolgere alcun tipo di sport. "Tutti passiamo molte ore seduti in ufficio o a casa", afferma Giovanni Bonotto dell'azienda OfficeGym, "I nostri dispositivi, una sorta di cinghie che si adattano alle poltrone da ufficio, ci permettono di fare attività fisica nelle piccole pause, un fatto imprescindibile per mantenere il nostro corpo in forma e la circolazione sanguigna buona e per darci energia extra per essere più produttivi". "Mettere una palestra in ufficio è una cosa abbastanza nuova in Spagna, ma molto comune negli Stati Uniti e in altri Paesi europei", spiega Sandra Carballo, direttrice dell'impresa Cet10 promotrice del programma Wellnessjob. "Al giorno d'oggi trascorriamo la maggior parte del nostro tempo sul luogo di lavoro e molto spesso le imprese diventano il posto ideale per sviluppare programmi dove svolgere esercizio fisico (fuori dalla giornata lavorativa si dispone di poco tempo libero per andare in palestra). Inoltre è un valore aggiunto per gli impiegati e un incentivo di cui le imprese dispongono per offrire più benefici sociali al propri lavoratori e per trattenere i talenti, con l'aggiunta di rendere il personale più motivato e migliorare il clima a lavoro". Ma quali strumenti adottare per sconfiggere la sedentarietà nonostante il lavoro d'ufficio? "Bisogna iniziare dalle cose semplici, come non prendere l'ascensore, scendere dall'autobus una fermata prima del posto di lavoro ed essere consapevoli che il corpo umano non è fatto per l'inattività", dichiara l'allenatrice Marìa Giner.

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