Mercoledì 18 Dicembre 2024

Su Facebook in arrivo il pulsante “non mi piace”. Zuckerberg: tante le richieste

PALERMO. Facebook potrebbe finalmente mettere a disposizione un pulsante che consenta di esprimere rapidamente qualcosa di diverso dal 'mi piace'. Il fondatore e amministratore delegato del social network Mark Zuckerberg ha affermato ieri infatti che gli utenti continuano a chiedere da anni un pulsante 'non mi piace'. Parlando ad un evento trasmesso in diretta online dal quartier generale di Facebook a Menlo Park, in California, Zuckerberg ha ammesso che 'mi piace' non è sempre appropriato per tutti i tipi di post, come ad esempio quando gli utenti vogliono esprimere empatia per una notizia negativa o un evento drammatico. Zuckerberg ha annunciato quindi che il nuovo pulsante è pronto per essere testato. Nei giorni scorsi Facebook aveva annunciato di punta a portare la realtà virtuale sui nostri smartphone. Stando al Wsj, la compagnia starebbe lavorando a un'applicazione indipendente che supporta i video a 360 gradi, cioè quelli ripresi da più punti di vista. L'utente potrà cambiare prospettiva inclinando il telefonino o il tablet. Lo sviluppo della app, riporta il quotidiano, sarebbe nelle fasi iniziali. Per questo non è noto se e quando verrà pubblicata. I video a 360 gradi sono già fruibili su Youtube di Google. Facebook punta molto sulla realtà virtuale, che secondo il numero uno del social Mark Zuckerberg sarà la prossima piattaforma hi-tech dopo gli smartphone e i tablet. L'anno scorso la compagnia ha acquisito la società Oculus VR per 2 miliardi di dollari. Il visore Oculus Rift dovrebbe arrivare sugli scaffali agli inizi del 2016, ma si presume che la sua adozione non sarà velocissima e che partirà dai grandi appassionati di videogame. Con un'applicazione che consente di guardare video a 360 gradi, invece, la tecnologia - anche se in una forma meno 'immersiva' rispetto al visore - potrebbe raggiungere in breve tempo una platea molto più ampia. Nel mercato della realtà virtuale, in fase di decollo, sono diversi gli attori in campo: Google con Cardboard, i visori economici in cartone che funzionano inserendo all'interno lo smartphone, Samsung con Gear VR, Microsoft con Hololens e Sony con il 'progetto Morpheus'.

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