ROMA. Nel Sud Italia sono in sovrappeso o obesi il 59,6 per cento degli uomini e il 42,9 per cento delle donne, valori superiori di 10 punti percentuali rispetto a quelli del Nord-ovest. È quanto emerge da uno studio della Coldiretti sulla base dei dati Istat, presentato in occasione della settimana della dieta mediterranea, che si svolge fino a domenica 20 settembre ad Expo. Complessivamente in Italia - sottolinea la Coldiretti - è in sovrappeso o obeso il 54,5 per cento degli uomini e il 37,5 per cento delle donne. Questa condizione - precisa la Coldiretti - cresce all'aumentare dell'età, raggiungendo i valori più elevati tra i 65 e i 74 anni, e subisce una lieve flessione nelle età più avanzate. Esistono pronunciate differenze geografiche: le regioni con il maggior numero di persone obese o sovrappeso sono, per i maschi, il Molise (64,8 per cento), la Campania (61,6 per cento), la Sicilia (60,6 per cento), la Puglia (59,1 per cento) e la Basilicata (58,8 per cento). Per le femmine sono la Basilicata (46,5 per cento), la Puglia (44,1 per cento), la Campania (43,7 per cento), il Molise (43,4 per cento) e la Sicilia (40,8 per cento). Sul versante opposto - continua la Coldiretti - si collocano il Trentino-Alto Adige, la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Lombardia e la Liguria. La quota delle persone in sovrappeso e di quelle obese cresce al diminuire del titolo di studio in tutte le classi di età. L'aumento di assunzione di energia attraverso il cibo, più che l'assenza di attività fisica, è ritenuto il principale responsabile della crescita dell'epidemia dell'obesità nei gruppi di bassa posizione sociale. La propensione a consumare almeno quattro porzioni di frutta e/o verdura al giorno è meno diffusa nel Mezzogiorno rispetto al Nord.