ROMA. Nuovo allarme per la salute dei coralli: le temperature più calde del solito registrate quest'anno nelle Hawaii potrebbero portare al peggior sbiancamento mai registrato in quelle isole. Lo sostengono i ricercatori della Hawaii Institute of Marine biology, che spiegano come l'aumento tra i 2 e i 4 gradi delle acque dell'oceano metta a rischio la capacità delle barriere di riprendersi dallo sbiancamento che le aveva colpite lo scorso anno. Lo sbiancamento dei coralli è una conseguenza di qualche forma di stress; dopo un'alterazione dell'ecosistema (come appunto le temperature più alte) i polipi del corallo espellono l'alga simbiotica ('responsabile' della colorazione del corallo), provocando così la perdita di colore. Lo sbiancamento, avvertono i ricercatori, espone i coralli a pericoli maggiori e aumenta il rischio di morte. Ruth Gates, direttrice dell'Hawaii Institute of Marine Biology, ha spiegato come molti coralli intorno a queste isole si stiano riprendendo solo ora dallo sbiancamento di massa che li aveva colpiti lo scorso anno. Secondo la Gates, per i coralli sarà più difficile tollerare temperature più calde per due anni di fila. Gli scienziati hanno registrato segnalazioni di sbiancamento in diverse aree delle isole; al largo della Lisianski Island, oltre un miglio e mezzo di barriera è già morta. Per tenere traccia dello sbiancamento i ricercatori hanno chiesto aiuto dei cittadini, invitandoli a segnalare gli avvistamenti di sbiancamento su un apposito sito internet.