ROMA. Il freddo record degli ultimi inverni non deve trarre in inganno gli australiani: il loro
continente è sempre più caldo. Lo afferma uno studio dell'ARC Centre of Excellence for Climate System Science secondo il quale dall'analisi di un secolo di temperature in Australia emerge che solo negli ultimi 15 anni i record di anni caldi superano quelli delle annate più fredde in un rapporto di 12 a uno. Fattore primario di questa tendenza è il cambiamento del clima provocato
da attività umane.
Lo studio, come riporta l'edizione online del Guardian, evidenzia che tra il 1910 e il 1960 i record di caldo quasi eguagliano quelli di freddo. Poi i picchi di temperature più alte cominciano a prevalere. Secondo gli scienziati fattori naturali come le radiazioni solari, la corrente periodica di El Nino e l'attività vulcanica continuano a suddividere equamente gli estremi di caldo e freddo in anni più recenti. Soltanto il fattore aggiunto dei gas serra che intrappolano il calore nell'atmosfera - e che sono causati dai combustibili fossili - ha trascinato l'Australia verso estremi di calore. Le temperature, secondo i ricercatori, sono aumentate in media di un grado nell'ultimo secolo, con la possibilità di arrivare a un grado e mezzo alla fine di questo, se non si metterà in atto un taglio radicale delle emissioni di gas serra. Un aumento superiore ai 2 gradi infatti avrebbe gravi conseguenze in termini di ondate di calore, perdite agricole per la siccità e acidificazione degli oceani che nuoce agli ecosistemi corallini, in primis la Grande barriera patrimonio Unesco.
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