ROMA. Vendite online o senza ricetta, preparazioni galeniche in parafarmacia, ma anche l'entrata delle società di capitali: sono tanti gli aspetti del lavoro del farmacista modificati negli ultimi anni da norme e decreti, alcuni ancora all'esame del Parlamento. Ecco perchè la Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi) ha deciso di avviare la revisione del Codice deontologico del farmacista.
Nell'attesa che il processo sia completato, ha inviato una circolare ai propri iscritti, in cui vengono riepilogate le disposizioni del Codice che devono essere interpretate alla luce delle nuove disposizioni legislative. Una di queste riguarda appunto la possibilità per il farmacista di rilasciare senza ricetta farmaci per cui è invece necessaria la prescrizione medica, ma solo in alcuni determinati casi di urgenza come la necessità di proseguire una terapia dopo le dimissioni dall'ospedale.
«È un meccanismo introdotto dal 2008 con un decreto del ministero della Salute e che funziona ormai da tanti anni - spiega Andrea Mandelli, presidente Fofi - bene e senza abusi, che viene in aiuto del cittadino, in casi ben codificati». Le condizioni stabilite dal Ministero prevedono infatti la possibilità di consegnare senza ricetta farmaci soggetti a prescrizione in tre casi: quando c'è la necessità di proseguire il trattamento di malattie croniche, quando c'è l'esigenza di evitare l'interruzione in altri trattamenti e quando bisogna proseguire una terapia dopo dimissioni dall'ospedale. Il farmacista deve consegnare la confezione con il più basso numero di dosi, compilare una scheda che il cliente dovrà consegnare al suo medico, e annotare il tutto in uno speciale registro.
Sono comunque esclusi da questi casi i farmaci stupefacenti e quelli rimborsati con onere a carico del Ssn. «Ma questo è solo uno dei temi che verranno affrontati nel nuovo Codice - continua Mandelli - insieme alla vendita online dei farmaci e l'entrata delle società di capitali nel settore farmaceutico, ora all'esame del Parlamento». Dal 1 luglio infatti anche in Italia è stata autorizzata la vendita dei medicinali su internet. Ma perchè diventi realtà servono ancora alcuni passaggi. «Stiamo aspettando che il Ministero della Salute - aggiunge - perfezioni il bollino europeo da usare».
Altra norma del Codice da modificare sarà quella che riguarda la preparazione galenica di medicinali in farmacia. Una prerogativa che, in base al decreto legge 1 del 2012, potrà essere ora «estesa anche ai farmacisti che nelle parafarmacie, in possesso dei requisiti richiesti e nel rispetto delle condizioni previste, allestiscono preparati galenici non soggetti a prescrizione medica». Ancora tutto da capire invece «come ci regoleremo con l'entrata delle società di capitali nel nostro settore - osserva Mandelli - prevista dal ddl Concorrenza all'esame del Parlamento. Ad esempio chi sarà responsabile deontologicamente in una società di capitali?». Verrà invece
affrontato più avanti il tema dell'obiezione di coscienza, come accaduto con la pillola del giorno dopo. «Capisco che alcuni colleghi abbiano dei problemi dei problemi etico-morali - conclude - ma bisogna trovare un punto di mediazione per garantire il diritto alla salute del cittadino».
Caricamento commenti
Commenta la notizia