ROMA. La Terra è molto più verde di quanto si pensi. Gli alberi che la popolano sono infatti decisamente più numerosi del previsto: più di tre miliardi di miliardi contro i poco più di 400 miliardi stimati fino ad oggi. In pratica ci sono 422 alberi per ognuno dei 7,2 miliardi di abitanti della Terra, contro i 61 calcolati finora. Sono questi i risultati sorprendenti del censimento pubblicato sulla rivista Nature e condotto da una collaborazione internazionale che comprende gruppi di 15 Paesi, guidata dall'università americana di Yale.
Finora non era mai stato raggiunto un dettaglio simile e gli autori della ricerca sono convinti che i nuovi dati faranno sentire il loro peso nella realizzazione dei modelli su larga scala, da quelli relativi al ciclo del carbonio a quelli che descrivono i cambiamenti climatici. «Gli alberi sono fra gli organismi più comuni e importanti sulla Terra e solo recentemente abbiamo cominciato a comprenderne l'entità e la distribuzione», ha osservato il coordinatore della ricerca, Thomas Crowther, della Scuola di studi ambientali di Yale.
«Finora - ha aggiunto - la mappa dell'estensione delle foreste su scala globale si basava esclusivamente sui dati forniti dai satelliti e, sebbene questi abbiano dato molte informazioni utili, non sono state in grado di fornire valori numerici». La nuova mappa delle foreste è un vero e proprio censimento, basato su circa 430.000 misure eseguite a Terra in 50 Paesi di tutti i continenti, ad eccezione dell'Antartide. Con l'aiuto di supercomputer le informazioni sono state quindi combinate con quelle fornite dai satelliti e quelle delle banche esistenti. È emerso che per la maggior parte (1,3 miliardi di miliardi, pari al 43% del totale) degli alberi si trovano nelle zone tropicali e subtropicali. Sono ricche di verde anche le regioni boreali di Russia, Scandinavia e Nord America, con 74 milioni di miliardi di alberi (pari al 24%). Seguono le regioni temperate, con 61 milioni di miliardi (22%).
Sempre secondo il censimento la presenza dell'uomo si fa sentire pesantemente con 15 miliardi di alberi tagliati ogni anno: un intervento che dall'inizio della civilizzazione ha portato ad una perdita complessiva stimata nel 46%. "Nella nostra storia abbiamo quasi dimezzato il numero degli alberi della Terra», ha osservato Crowther. Il ritmo del disboscamento è maggiore nelle regioni tropicali, ma gli effetti si fanno sentire a lungo andare sull'intero ecosistema del pianeta come dimostra, secondo i ricercatori, l'impatto che nel corso della storia hanno avuto tutte le decisioni relative all'uso della terra. Sono numeri che, ha concluso Crowther, evidenziano come in tutto il mondo siano necessari sforzi notevolmente maggiori per restituire la salute alle foreste".
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