PALERMO. Orgoglio Made in Sicily per la riserva di Vendicari, in provincia di Siracusa. L'area, infatti, è la patria dell'unico esemplare di grillide protetto dall'Unione Europea: il Brachytrupes megacephalus. Gli studi su questo esemplare sono antichi. Il grillo, infatti, venne scoperto in Sicilia nel 1827 dal naturalista francese Alexandre Louis Lefévre.
Oggi, l'insetto si conferma essere indicatore di qualità dell'ambiente. Gli studi sull'esemplare, incluso negli allegati II e IV della Direttiva UE 92/43 come specie che richiedono una protezione rigorosa, sono stati effettuati dall'Ente Fauna Siciliana, in collaborazione con l'Università di Catania e, in particolare, dell'esperto Alfredo Petralia. «Ci siamo occupati -spiega Corrado Bianca, segretario regionale dell'Ente Fauna Siciliana - di una ricerca sui calchi delle tane per capire lo sviluppo sotterraneo del grillo. Nelle zone dove è stata riscontrata un'elevata pressione antropica, il Brachytrupes megacephalus è scomparso. A Vendicari è abbastanza presente per lo più nelle spiagge. Il grillo ha, infatti, trovato un habitat piacevole e ospitale. Ciò, invece, non è accaduto alla spiaggia di Calamosche, dove la forte pressione antropica e la pulizia meccanica delle spiagge non hanno permesso il proliferarsi della specie». Il Brachytrupes megacephalus si stanzia negli arenili e fa la tana nel mese di maggio: «Una volta giunta la sera - prosegue Bianca - il grillo emette un verso, che non è altro che il richiamo per la femmina per l'accoppiamento».
Nelle dune di Vendicari si è molto attenti a dove si cammina per evitare di distruggere le tane del simpatico insetto, che si rivela essere importante per la biodiversità. «È una specie "spia" - spiega Calogero Muscarella, entomologo della Cooperativa Silene- che permette di capire come l'ambiente in cui si insedia sia incontaminato, non abbia subito un forte impatto ambientale e presenti un elevato tasso di naturalità. L'area, inoltre, presenterà un basso disturbo antropico. Salvaguardando il Brachytrupes megacephalus, si proteggono anche tutti quegli animali che vivono nell'ambiente del grillo, che, fino ai primi del '900, era una specie comunissima, che veniva considerata infestante delle piante di vite. Negli anni '70 è andato in rarefazione poiché fragile». Tra le cause della rarefazione dell'insetto spiccano anche alcune abitudini balneari, come il conficcare gli ombrelloni nel terreno. L'impatto, infatti, potrebbe distruggere i lunghi tunnel creati dal grillo sotto la sabbia. La scomparsa del Brachytrupes, spesso, coincide con la diminuzione delle spiagge. A Vendicari, la presenza dei campioni è stata accertata mediante la rilevazione sul terreno attraverso dispositivi GPS. Il grillo è vegetariano e ha una particolare caratteristica che lo rende diverso dai suoi simili: è un grillide «Scavatore».
Nelle dune dove si insedia, infatti, è possibile vedere cumuli di sabbia, che possono raggiungere un'altezza di circa 15 cm: «Gli studi- prosegue Corrado Bianca- hanno permesso di capire come questi coni irregolari di sabbia vengano costruiti grazie alla morfologia dell'insetto, che presenta le tibie delle zampe anteriori molto possenti per facilitare lo scavo». Le ricerche hanno, inoltre, permesso di censire circa 290 esemplari di Brachytrupes in 18 ettari di terreno: «É importante salvaguardare questo insetto - conclude il segretario regionale dell'Ente Fauna Siciliana- A volte, si tutelano specie di grosse dimensioni, mentre qualsiasi animale dell'ecosistema ha un'importanza fondamentale per la ricchezza della biodiversità».
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