Sabato 23 Novembre 2024

Tumore al seno, un test svela se sta per tornare

ROMA. Un esame del sangue è in grado di scoprire se il tumore al seno ricomincia a crescere di nuovo dopo il trattamento, già otto mesi prima che venga individuato da esami medici. È il risultato di uno studio dell'Institute of Cancer Research di Londrache, su 55 pazienti che erano ad alto rischio di ricaduta. La chirurgia per rimuovere un tumore è uno dei trattamenti fondamentali per le neoplasie. Tuttavia se alcune metastasi sono già diffuse in un'altra parte del corpo o se non viene eliminato tutto il cancro, quest'ultimo può ritornare. Gli scienziati dell'istituto londinese hanno analizzato il DNA mutato del tumore e poi continuato a cercare le mutazioni nel sangue. Su 15 pazienti che hanno avuto una recidiva, il test del sangue è riuscito a predirla in 12 casi. Nelle altre tre pazienti il tumore si era diffuso al cervello, dove la protezione della barriera emato-encefalica sembra aver fermato i frammenti del cancro dall'entrare in circolo nel sangue.    Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine e la speranza è che l'individuazione precoce della recidiva possa anticipare i trattamenti e migliorare le probabilità di sopravvivenza. Ancora tuttavia, puntualizzano alla Bbc online Nicholas Turner, uno dei ricercatori, «è presto per dirlo» e «c'è molta strada da fare prima di poterlo utilizzare di routine negli ospedali». «Trovare modi meno invasivi di diagnosi e monitoraggio del cancro è importante. I campioni di sangue sono un possibile modo di raccogliere informazioni cruciali circa la malattia, pescando frammenti di DNA tumorale rilasciati nel sangue del paziente», commenta Nick Peel, dal Cancer Research UK. Test ematici sono stati già utilizzati in uno studio dell'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) per individuare il rischio di sviluppare tumori al polmone prima della loro comparsa. Lo University College di Londra ha invece sperimentato la validità di un esame del sangue per predire l'insorgere di tumore ovarico.

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