Sabato 23 Novembre 2024

Scoperto il legame tra gli incendi in Amazzonia e gli uragani

ROMA. C'è un legame tra il rischio di incendi in Amazzonia e gli uragani che devastano le coste americane del Nord Atlantico, come l'uragano Katrina che si è abbattuto su New Orleans 10 anni fa. A innescare entrambi è stato l'aumento delle temperature dell'oceano Atlantico del Nord. La scoperta, pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters, si deve al gruppo coordinato da Yang Chen, dell'università della California, a Irvine (Uci). Secondo gli autori, lo studio può contribuire a migliorare anche i modelli di previsioni metereologiche. «Le condizioni oceaniche che hanno portato ad una grave stagione di uragani nel 2005 hanno anche fatto aumentare la siccità e il rischio di incendi in Amazzonia perchè hanno ridotto il flusso di umidità atmosferica nel Sud America» ha rilevato uno degli autori, James Randerson, dell'Uci. La ricerca ha mostrato una sorprendente progressione nel corso di diversi mesi: da un aumento delle temperature delle acque nel Nord Atlantico tropicale a un clima secco nell'Amazzonia meridionale, alla formazione di uragani più distruttivi nel Nord e Centro America. Lo studio mostra che le acque calde nel Nord Atlantico aiutano gli uragani a svilupparsi, prendere forza e velocità nel loro cammino verso le coste del Nord America. Inoltre tendono a far sviluppare una larga cintura di pioggia tropicale nella zona equatoriale, sottraendo umidità dal sud dell'Amazzonia. Di conseguenza, l'atmosfera sulla regione diventa più secca e asciutta, creando le condizioni in cui gli incendi possono diffondersi rapidamente da tre a sei mesi più tardi. All'effetto delle temperature dell'Oceano Atlantico sull'Amazzonia si aggiunge poi l'influenza del fenomeno El Nino sulla regione. «La sincronizzazione dei danni forestali degli incendi in Sud America e le tempeste tropicali nell'America del Nord - ha osservato uno degli autori, Douglas Morton del Goddard Space Flight Center della Nasa - mette in evidenza quanto sia importante considerare la Terra come un sistema».

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