Giovedì 19 Dicembre 2024

La gravidanza non danneggia la memoria, anzi la migliora

ROMA. Altro che 'baby brain', termine utilizzato nel mondo anglosassone per descrivere la possibilità che la gravidanza o una maternità precoce possano danneggiare la memoria e la velocità di pensiero di una donna. Le future mamme, secondo una ricerca canadese pubblicata sulla rivista Hormones and Behavior, hanno la stessa capacità di memoria delle altre donne, anzi in qualche caso addirittura migliori se non sono depresse. Gli studiosi della University of Western Ontario spiegano che e' come se il cervello ricevesse una super-ricarica nella materia grigia, per abituare chi aspetta un bimbo ai cambiamenti che interverranno con la maternità. Per arrivare a questa conclusione 54 donne, di età simile e stesso background, sono state sottoposte a una batteria di test per la memoria: la metà di loro era incinta, mentre l'altra metà senza figli. Entrambe hanno mostrato risultati simili nei test, e quando sono state escluse dai calcoli quelle in gravidanza che mostravano segni di depressione proprio quest'ultimo gruppo ha fatto rilevare performances addirittura migliori, in particolare in quella che viene definita memoria di lavoro, che utilizziamo quotidianamente ad esempio per tenere a mente una cosa mentre ne facciamo un'altra. La ricercatrice Elisabeth Hampson spiega che quando una donna non è depressa, gli ormoni della gravidanza possono modificare la chimica del cervello per migliorare la memoria. Secondo Hampson ciò sarebbe in sintonia con l'idea che il cervello stesso si ricabli durante la gravidanza, per prepararsi alla maternità. Il prossimo passo sarà capire se ciò che e' stato osservato per la gravidanza si verifica poi anche durante la maternità.

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