ROMA. Sulla Terra esistono 1,9 milioni di specie viventi note e di queste, secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), 800 si sono certamente estinte. Per un team internazionale di ricercatori, tuttavia, il dato è fortemente sottostimato, perché considera prevalentemente mammiferi e uccelli e non tiene conto degli invertebrati, che costituiscono quasi il 99% della fauna conosciuta. Inserendo nel calcolo animali come insetti, ragni e lumache, a risultare estinte potrebbero essere 130mila specie.
In uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ricercatori statunitensi e francesi invitano ad accendere i riflettori sugli invertebrati per cercare di mettere a fuoco l'attuale crisi della biodiversità, che secondo alcuni esperti lascerebbe presagire la sesta estinzione di massa - stavolta causata dall'uomo - dopo le cinque che si sono verificate sul Pianeta nel corso dei millenni.
"Abbiamo dimostrato, sulla base di estrapolazioni da un campione casuale di specie di lumache di terra provenienti da tutto il mondo e attraverso due approcci indipendenti, che potremmo aver già perso il 7% di tutte le specie sulla Terra", ha detto Robert Cowie del Pacific Biosciences Research Center, coautore dello studio.
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