ROMA. Somiglia alle decorazioni natalizie oppure a mini spazzolini per le bottiglie, il primo materiale che imita il tessuto umano. È a base di silicone e potrebbe rappresentare una rivoluzione per protesi più 'realistiche". Descritto sulla rivista Advanced Materials, il materiale è stato messo a punto dal gruppo coordinato da David Weitz, dell'università americana di Harvard.
Per ottenere protesi che imitano la morbidezza dei tessuti umani, spiegano gli autori, si ottengono gel mescolando sostanze liquide come oli con molecole di silicone. Questi materiali però hanno un inconveniente: anche se sono migliorati notevolmente, vi è ancora la possibilità, una volta impiantati nel corpo umano, che vi possano essere perdite di liquido, con conseguenze non solo dolorose ma anche pericolose per la salute.
Per ottenere materiali a prova di perdite, i ricercatori hanno messo a punto una gomma di silicone molto morbida ma 'asciutta, dalla morbidezza regolabile, che può imitare molti tipi di tessuti biologici, compreso il cervello.
In pratica il materiale ottenuto è un elastomero, cioè è un materiale elastico in grado di riprendere la propria forma originaria dopo aver subito
deformazioni. È formato da grandi molecole cioè polimeri, che hanno l'aspetto di una lunga catena, alla quale possono essere
legate ramificazioni.
«Gli elastomeri convenzionali però sono rigidi», sottolinea Li-Heng Cai, dell'università di Harvard. Generalmente gli elastomeri sono formati da catene di molecole unite fra loro. Nello stato a riposo questi materiali si presentano come una 'matassà aggrovigliata, durante la deformazione le catene si dispongono in modo parallelo tra loro. Per fabbricare un elastomero morbido, i ricercatori hanno sviluppato un polimero più 'grassò e meno soggetto ad aggrovigliarsi.
Per questo sono state messe a punto catene di molecole pelose più corte e disposte a rete, unite fra loro in alcuni punti. Soprannominate spazzolini per bottiglie, si ottengono facilmente mescolando tre tipi di polimeri di silicone disponibili in commercio. La loro
morbidezza può essere controllata con precisione regolando la quantità di reti di polimeri usate.
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