Domenica 17 Novembre 2024

Acqua, misure anti-spreco dall'Ue: rubinetti e docce taglia consumi

Complici le ondate di calore sempre più frequenti e gli elevati consumi, l'acqua sta diventando una risorsa sempre più preziosa, anche per l'Unione europea. Per questo Bruxelles ha deciso di correre ai ripari e secondo fonti comunitarie "sta già preparando delle misure" anti-spreco, che puntano su docce e rubinetti efficienti. Dopo il successo riscosso con televisori e frigoriferi, l'idea è quella di promuovere un'etichetta energetica per aiutare i consumatori a scegliere i prodotti migliori, data la possibile trappola di etichette 'farlocche', già sul mercato ma non certificate con un sistema uguale per tutti. "Rubinetti e docce taglia-consumi idrici riducono molto i costi dell'acqua e del riscaldamento e si ripagano velocemente tramite bollette più magre" commenta Jack Hunter di European Environmental Bureau, l'associazione che riunisce 140 organizzazioni ambientaliste europee, fra cui Legambiente. I prodotti più efficienti potrebbero impiegare rompigetto o riduttori di flusso "che hanno dimostrato di avere grandi potenzialità di risparmio - spiega Davide Sabbadin di Legambiente - sia per il sistema, che deve distribuire e depurare meno risorse idriche, sia per il consumo domestico, non solo in termini di uso di acqua ma di energia per riscaldarla, in estate e in inverno". "Secondo le stime ogni singolo riduttore di flusso per ciascun rubinetto risparmia circa 42 euro in 10 anni e si ripaga nel giro di un anno, un anno e mezzo" aggiunge Sabbadin. Allo stesso modo, per le docce la proposta degli ambientalisti, racconta l'esperto di Legambiente, è quella "di inserire dei miscelatori termostatici, una tecnologia che consente di risparmiare su 10 anni circa 330 euro e si ripaga in un anno". Il risparmio stimato a livello europeo con nuove misure salva-acqua nell'ambito della direttiva 'ecodesign' si stima possa portare a benefici fino a 1,2 miliardi di euro l'anno, considerando una media di consumo pro capite in Europa fra i 100 e i 200 litri al giorno. Di questi, solo il 10-15% è l'oro blu impiegato per bere e cucinare, il 25%-30% è quello utilizzato per i servizi igienici, il 30% per lavatrici e lavastoviglie e il 30% per l'igiene personale. In Italia "usiamo circa 152 metri cubi per abitante, superiore a molti Paesi come la Spagna (126), Gran Bretagna (113) e Germania (62)" riferisce Sabbadin, secondo cui la maglia nera tocca alla Lombardia e in particolare "a Monza (248 metri cubi), Lodi (234 metri cubi) e Milano (228 metri cubi)". A livello nazionale, da anni si parla di 'reti colabrodo', che perdono circa 1/3 di oro blu già nelle condutture. Quello che manca poi per fare il punto della situazione, secondo l'esperto di Legambiente, è un bilancio aggiornato sui consumi dei vari settori (industria, agricoltura, servizi, uso domestico, ecc.). "L'Italia non fa un 'bilancio idrico' dal 1999, in compenso secondo l'Istat c'è stato un incremento dei consumi del 2,6% da allora al 2011: sarebbe utile aggiornare i dati per capire dove e come rendere il sistema più efficiente" conclude Sabbadin

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