BERLINO. Armati di cuffie da notte, peluche e ciuccio, animalisti in pigiama hanno inscenato uno 'sleep-in' in Piazza Santo Stefano a Vienna per protestare contro l'impiego di cavalli nei 'Fiaker', le tradizionali carrozze di memoria asburgica, passione di milioni di turisti. Fra lo stupore di passanti e turisti, gli animalisti, esibendo lenzuola e altro corredo da notte, hanno denunciato ieri «la tortura degli animali in nome della tradizione». Dopo un'ora circa, sono suonate le sveglie e gli attivisti dell'Associazione contro le fabbriche di animali (Vgt) hanno scandito: «Non dormite nel 21/mo secolo». Una di loro, Elisabeth Sablik, in dichiarazioni all'Apa, ha detto che i «cavalli sono animali da corsa e da branco, non c'entrano nulla con una grande città come Vienna». Lo smog, il rumore e la calura estiva sono nocivi per i cavalli. Inoltre quelli usati per i Fiaker lavorano fino a 14 ore al giorno e con tutti i finimenti addosso non hanno modo di manifestare il loro comportamento sociale e spesso nei punti di sosta manca da mangiare, bere e l'ombra. Anche quando non lavorano vengono chiusi in box: «Vogliamo una Vienna senza Fiaker», ha detto la Sablik, si eviterebbero oltretutto incidenti con le carrozze in cui sia cavalli che uomini possono farsi male. Quella per un divieto dei Fiaker è una battaglia che gli ambientalisti portano avanti da anni, e che col caldo estivo, come l'ondata degli ultimi giorni, torna regolarmente alla ribalta. Come compromesso, gli animalisti chiedono che almeno, a temperature elevate, i cavalli vengano risparmiati.