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Olimpiadi mondiali di Informatica, i 4 talenti italiani in gara

Da sinistra Filippo Baroni, Francesco Milizia, Dario Ostuni e Marco Donadoni

ROMA. Talento, impegno personale, mesi di allenamento e il costante sostegno da parte degli insegnanti che li accompagnano nelle varie fasi delle selezioni. Ecco il mix che ha portato una giovane pattuglia tricolore dritta alle Olimpiadi Mondiali di Informatica, una competizione che coinvolge studenti tra i 14 e i 20 anni di oltre 80 paesi del mondo e che si terrà a partire dal 28 luglio ad Almaty, in Kazakistan.

I 'fantastici 4' italiani si chiamano Filippo Baroni, studente del Liceo Scientifico Gandini di Lodi (la sua più grande passione è la matematica, sogna di fare il ricercatore, nel tempo libero di dedica al karate); Francesco Milizia, dell'Istituto Tecnico Industriale E. Majorana di Brindisi e già vincitore della medaglia d'argento alle Olimpiadi Internazionali di Informatica 2014 (ama i romanzi di Sherlock Holmes, suonare la chitarra, sogna di visitare l'Australia); Dario Ostuni dell'Istituto Tecnico Industriale Cannizzaro di Rho (vorrebbe diventare uno sviluppatore di videogiochi, nel tempo libero suona il pianoforte e guarda i cartoni animati giapponesi); e Marco Donadoni del Liceo Scientifico Lussana di Bergamo (adora la pizza, ama le serie tv genere poliziesco, per il futuro immagina un percorso nel campo informatico).

La competizione internazionale a cui partecipano i quattro giovani studenti prevede due giornate di gara, affrontate individualmente da ogni componente della squadra. Richiede la
soluzione di problemi complessi, ottenuta creando un algoritmo in grado di risolverli tramite un particolare programma informatico (in linguaggio Pascal, C o C++).

La squadra tricolore è supportata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) e dell'Associazione italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico (Aica). «Questi ragazzi sono dotati certamente di capacità straordinarie ma anche di tanta dedizione, necessaria per affrontare questi mesi di esercitazioni e allenamenti - spiega Giulio Occhini, Direttore di Aica -. Anno dopo anno ci convinciamo sempre più di quale occasione unica siano le Olimpiadi, non solo per permettere ai giovani più brillanti di confrontarsi in una competizione di alto livello ma anche, selezione dopo selezione, per scoprire talenti nascosti e far emergere vocazioni digitali». «Ogni anno - aggiunge Carmela Palumbo, dg Ordinamenti scolastici e la valutazione del Miur - ci adoperiamo per giungere a risultati eccellenti e aumentare il coinvolgimento delle scuole, così da fare emergere sempre più numerosi i talenti digitali nascosti fra i banchi».

Tra i paesi europei, l'Italia vanta il medagliere più ricco: in 14 anni di partecipazione alle competizioni internazionali ha conquistato infatti 37 medaglie: 2 ori, 13 argenti e 22 bronzi.

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