ROMA. Continua ad accumulare successi, la prima missione su Plutone. Dopo aver salutato il pianeta nano ai confini del Sistema solare, la sonda New Horizons della Nasa ha 'telefonato a casa' dalla distanza di oltre 5 miliardi di chilometri, confermando di essere in ottima forma. E' stata una notte di attesa, al massimo della tensione e piena di incognite, quella per il segnale di New Horizons, perché era in agguato il rischio che, nonostante la protezione della sua antenna-scudo, la sonda avesse potuto riportare dei danni attraversando ad altissima velocità una zona ricca di piccoli corpi rocciosi. Alla fine il 'bip' di New Horizons è arrivato puntualmente, confermando il pieno successo di una delle missioni più ambiziose della storia dell'esplorazione spaziale.
Il segnale è stato ricevuto alle 2:53 di oggi (ora italiana) dall'antenna del Deep Space Network della Nasa che si trova vicino Madrid, dopo circa 22 ore di silenzio radio da parte della sonda, impegnata a catturare immagini e dati di Plutone e delle sue cinque lune. Un silenzio obbligato, visto che l'antenna fissa della sonda permette di svolgere soltanto un compito alla volta ed i progettisti della missione hanno dovuto scegliere fra il collegamento con la Terra e la raccolta di dati scientifici. I primi dati giunti a Terra riguardano lo 'stato di salute' della sonda, mentre i dati scientifici e le prime immagini ravvicinate di questi mondi primitivi ai confini del Sistema solare sono attese nella giornata di oggi. New Horizons potrebbe inviare immagini ad alta risoluzione dell'atmosfera di Plutone e dell'ambiente che circonda il pianeta nano. Attese anche immagini ravvicinate della più grande e vicina delle cinque lune, Caronte, e quelle delle lune minori Idra e Notte.
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