ROMA. Sembra un bersaglio sospeso nell'universo ma si tratta del buco nero V404 Cygni, il più attivo mai visto nella nostra galassia. I cerchi concentrici fotografati dal satellite Swift sono prodotti dalla 'eco' dei raggi X generati dal buco nero che si trova al centro mentre 'divorà una stella simile al Sole. La sequenza di foto fatte in giorni diversi sono state fatte dai ricercatori guidati da Andrew Beardmore, dell'università britannica di Leicester.
Balzato alle cronache appena un mese fa quando ha improvvisamente iniziato a emettere una grande quantità di raggi X e gamma, il buco nero V404 Cygni regala ora una splendida immagine di sè. Visto con il telescopio spaziale a raggi X della Nasa Swift, realizzato in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Consiglio britannico per le ricerche di Astronomia e Fisica delle particelle (Pparc), sono visibili degli anelli concentrici che si estendono per circa un terzo della dimensione apparente della luna piena.
La sequenza di foto scattate nei giorni mostra l'espansione e la dissolvenza graduale degli anelli, un fenomeno che potrebbe essere dovuto di una sorta di eco prodotta dall'incontro dei raggi X con le polveri che circondano il buco nero. V404 Cygni, in questi giorni l'oggetto più 'brillantè della Via Lattea, è in realtà un sistema binario composto da una stella grande come il nostro Sole e chiamata V404 Cygni e dal buco nero GS2023+338, la cui massa è 10 volte superiore a quella del Sole. Si tratta del buco nero conosciuto più vicino alla Terra, appena 8000 anni luce, e la sua scoperta avvenne nel 1989 quando attraverso un periodo di attività dopo di che si è spento scomparendo completamente alla vista dei nostri telescopi fino allo scorso 15 giugno.
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