MILANO. È nascosto nei petali, l'interruttore molecolare che 'accende' il profumo delle rose: si tratta di un enzima che produce il geraniolo, uno dei componenti principali dell'olio essenziale di rosa. Lo ha scoperto un gruppo di ricerca francese, coordinato dall'Università di Lione e Saint Etienne, che pubblica i risultati dello studio su Science. In futuro, questo interruttore potrà essere usato per riaccendere le intense fragranze che caratterizzavano le rose di un tempo e che si sono affievolite col passare delle generazioni a causa di incroci progettati dai botanici per migliorare solo l'estetica e non il profumo dei fiori. La scoperta dell'enzima, noto come RhNUDX1, è stata una vera e propria sorpresa per i ricercatori guidati dal fisiologo Jean-Louis Magnard: finora si pensava infatti che le principali molecole odorose delle piante (i monoterpeni) fossero prodotte soltanto da una famiglia di enzimi 'profumierI', noti come terpeni sintasi. La presenza di un 'concorrentè è stata svelata mettendo a confronto i geni espressi nelle rose della cultivar Papa Meilland (dotate di una fragranza molto intensa) con quelli delle rose della cultivar Rogue Meilland (che invece emanano poco profumo). Osservando le loro differenze genetiche, i ricercatori hanno individuato l'enzima RhNUDX1, che produce il monoterpene geraniolo nel citoplasma delle cellule dei petali.