ROMA. La tecnologia ci pervade. Ogni giorno, in ogni attimo. E senza rendersene conto, spesso si commettono degli errori o si prendono delle vere e proprie cattive abitudini. Eccone alcune:
Password. Il primo sbaglio riguarda la scelta della password. Dovrebbe essere scelta con cura, e dovrebbe essere composta da lettere minuscole, maiuscole e numeri. Tuttavia, si continua spesso a scegliere parole o numeri facilmente intuibili come "123456" oppure "Password".
Staccare lo smartphone. Sbagliato tenere il cellulare sotto carica tutta la notte. A differenza delle vecchie batterie, quelle di nuova generazione vanno trattate in modo diverso. La condizione ideale pe avere una batteria carica è quella di non andare oltre il 100% di ricarica, o di non scendere mai sotto il 10-20%.
Il navigatore. Spesso ci si affida al navigatore, non avendo miminamente idea di dove si stia andando. E senza nemmeno provare ad usare il proprio senso dell'orientamento.
Social network. Con gli anni, si sta rivelando sempre più "da ingenui" pubblicare sui social network foto e informazioni personali senza alcun freno e senza alcun filtro. Servirebbe maggiore attenzione.
Le ventole del pc. Spesso si sottovaluta il riscaldamento del computer. Ecco perchè andrebbe posto sui dei leggi appositi che permetterebbero alla macchina di "respirare".
Un messaggio di troppo. Altra cattiva abitudine dettata dall'avvento della tecnologia è quella di mandare messaggi anche durante la guida. Ormai si è talmente ossessionati dallo smartphone che si presta più attenzione rispetto a quanto se ne dovrebbe prestare alla strada che si sta percorrendo.
Meglio dietro. Specialmente gli uomini, dovrebbe cambiare l'abitudine di portare il cellulare dentro la tasca davanti pantaloni. Uno studio inglese infatti ha dimostrato che la velocità e la mobilità degli spermatozoi negli uomini che tengono abitualmente il cellulare in tasca cala dell’8%.
Il tablet. Prima di dormire molti a letto portano il tablet invece di affidarsi ad un buon libro. Eppure i medici hanno dimostrato che la luce artificiale dello schermo manda in tilt il ritmo circadiano del corpo aumentando il rischio di malattie come obesità, malattie cardiache, ictus e depressione.
Il Wi-Fi. Buona abitudine spegnere la connessione Wi-Fi durante la notte. L'assenza di onde infatti potrebbe giovare al sonno.
Google. L'abitudine a cercare tutto su Google, sta facendo perdere la buona abitudine di ricordare le cose tenendo così allenata la mente. Alcuni studi sostengono che l'ossessione di cercare informazioni su Internet sta inesorabilmente modificando il cervello.
La cena a lume di smartphone. Lo smartphone ma soprattutto la smania di controllare ossessivamente le notifiche di WhatsApp spesso rovinano incontri anche importanti,, magari un tête-à-tête romantico compromettendo il dialogo con chi ci sta di fronte.
Luci della ribalta. Un'altra cattiva abitudine è quella di controllare il cellulare durante la proiezione di un film, rovinando il buio assoluto della sala cinematografica.
Il videoconcerto. Riprendere con il cellulare il concerto del cantante preferito spesso fa dimenticare qualche buona maniera. E' un'abitudine che può dare fastidio a chi sta dietro.
Il treno e le gallerie. Un'altra cattiva abitudine è quella di parlare al telefono in treno e magari ad alta voce. Sarebbe invece cortesia richiamare quando si può parlare con più calma, e lontani dagli altri passeggeri ma soprattutto lontani da zone in cui ci sono gallerie e dove il segnale è inevitabilmente debole.
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