ROMA. L'esposizione al lindano, un insetticida largamente usato fino al 2009, causa un aumento del rischio di linfoma non Hodgkin e cancro dei testicoli e del fegato, mentre il Ddt è una «probabile» causa di tumori. Lo ha sancito la Iarc, l'agenzia dell'Oms per la ricerca sul cancro, che ha anche inserito l'erbicida conosciuto con la sigla 2,4 D fra le sostanze «forse cancerogene». Il panel della Iarc, che recentemente ha suscitato polemiche per aver inserito il glifosato, un altro erbicida molto utilizzato, nella lista dei «forse cancerogeni», si basa sulla revisione di tutti gli studi pubblicati in letteratura scientifica sull'argomento. Per il lindano, che viene ancora usato come trattamento per i pidocchi e per la scabbia nell'uomo, ci sono secondo l'agenzia prove che l'esposizione negli agricoltori e in chi maneggia la sostanza aumenta del 60 per cento il rischio di linfoma. «Per il Ddt - scrivono i 26 esperti - c'è una sufficiente evidenza della cancerogenicità negli animali, e una limitata evidenza di cancerogenicità nell'uomo. C'è anche una forte evidenza che questa sostanza interferisca con gli ormoni e con il sistema immunitario». Minori le 'prove' a carico del 2,4 D, giudicate 'inadeguate' per l'uomo e 'limitate' per gli animali. Gli esperti hanno comunque inserito la sostanza nella lista di quelle «forse cancerogene», corrispondente al gruppo 2B, perchè ci sono evidenze del fatto che induca stress ossidativo nelle cellule e perchè nei test di laboratorio causa immunosoppressione.