ROMA. È una vera e propria emergenza quella dei tumori in Italia, con mille nuove diagnosi al giorno e 3 milioni di pazienti o ex pazienti. Per contrastare queste difficoltà Salute Donna onlus e altre undici Associazioni di pazienti oncologici presentano oggi un Documento programmatico con sei proposte operative da attuare al più presto. Nella sola Sicilia si stima che ad oggi siano 198 mila le persone vive dopo una diagnosi di tumore; la forma tumorale più diffusa nella Regione è il tumore della mammella, con circa 4.500 casi stimati nel 2014, seguito dal carcinoma del colon-retto, che ha colpito 3.850 persone. Nel nostro Paese, spiegano gli esperti, permangono ancora troppe differenze nella qualità dell'assistenza che alimentano il drammatico fenomeno della migrazione sanitaria. Introdurre indicatori per misurare la qualità delle prestazioni, mettere in rete e collegare le strutture piccole e medie con i Centri di riferimento regionali, creare percorsi strutturati di diagnosi e cura, accelerare e uniformare l'accesso ai farmaci innovativi; far valutare tutto questo da una Authority di controllo. Sono queste le azioni chiave da promuovere per le Associazioni, che chiedono inoltre di intervenire sui fattori di rischio ambientale. «Purtroppo la disomogeneità tra le varie Regioni italiane è un fenomeno reale e consistente - dichiara Vincenzo Adamo, Direttore Oncologia Medica dell'AOOR Papardo-Piemonte di Messina e Presidente A.S.S.O. - Associazione Siciliana Sostegno Oncologico - l'attuazione di azioni come quelle contenute nel documento programmatico va nella direzione di favorire una presa in carico globale dei pazienti e dare così una risposta adeguata». Dopo la presentazione del documento programmatico, Salute Donna onlus e le altre Associazioni sostenitrici avvieranno una serie d'incontri con i rappresentanti delle Regioni per misurare l'impatto e la praticabilità delle loro proposte.